Berlusconi: crisi senza precedenti
Il Premier: «Colpa dei governi di sinistra e consociativismo, la ricetta è il taglio della spesa pubblica»
ROMA - La manovra varata dal Governo «non è un tradizionale aggiustamento dei conti», perchè a non essere tradizionale è la situazione economica, a causa di una «crisi provocata dalla speculazione e diversa da tutte le precedenti». Così il premier Silvio Berlusconi ha descritto la manovra approvata dal Consiglio dei ministri, nella conferenza stampa con Giulio Tremonti a Palazzo Chigi.
RIDURRE LA SPESA PUBBLICA - La crisi attuale, ha sottolineato Berlusconi, «non è provocata dalla bolla immobiliare come nel 2008-2009», crisi che «il Governo ha saputo superare con risultati riconosciuti da tutti». Oggi c'è una «situazione senza precedenti che riguarda tutti i paesi europei che hanno vissuto sopra le loro possibilità». Le critiche arrivate sono dunque «lontane dalla realtà».
In questo quadro, «la migliore ricetta è la riduzione della spesa pubblica e la riduzione della presenza dello Stato nell'economia, questo è l'obiettivo da raggiungere», visto che «lo Stato intermedia più del 50% della ricchezza prodotta, un costo non più sostenibile». Tanto più che una spesa pubblica «così capillare è soggetta a pessime gestioni oltre che a malversazioni». Del quadro attuale, ha sostenuto però Berlusconi, «portano la responsabilità sia i governi consociativi del passato, sia il governo della sinistra che ha attribuito alle Regioni un potere di spesa sulla Sanità sganciato da ogni vincolo di responsabilità». Una riforma «approvata con 4 voti di scarto e rivelatasi dissennata, che ha fatto esplodere la spesa sanitaria, soprattutto in molte Regioni del centro sud».
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