19 aprile 2024
Aggiornato 21:00
Ricchezza delle famiglie

Contribuenti.it: italiani sempre più poveri

Nel primo quadrimestre del 2010 il sovra indebitamento delle famiglie italiane è cresciuto del 23,6% rispetto al 2009

ROMA - Italiani sempre più poveri. Secondo le stime di Contribuenti.it - Associazione Contribuenti Italiani: nel primo quadrimestre del 2010 il sovra indebitamento delle famiglie italiane è cresciuto del 23,6% rispetto al 2009 e la propensione all'usura è salita del 14,4%, 10% in più rispetto alla media europea. Lo ha calcolato KRLS Network of Business Ethics per conto di Contribuenti.it - Associazione Contribuenti Italiani che con Lo Sportello del Contribuente e Lo Sportello Antiusura monitora costantemente il fenomeno dell'usura in Italia. «Questa tendenza proseguirà però nei prossimi anni», annuncia il presidente di Contribuenti.it Vittorio Carlomagno secondo il quale la propensione all'usura in Italia crescerà ancora nel corso del 2010.

Secondo le stime di Contribuenti.it, nel primo quadrimestre del 2010 in Italia vi sono 2.950.000 famiglie sovra indebitate di cui 1.642.000 famiglie a rischio d'usura e 1.100.000 famiglie a rischio alimentare. Il debito medio delle famiglie italiane ha raggiunto, nel primo quadrimestre del 2010, la cifra di 28.300 euro. I due terzi delle famiglie povere risiedono nel Mezzogiorno.

Nel 2010 al primo posto tra regioni maggiormente esposte al rischio usura troviamo il Piemonte, seguito dalla Campania, Valle d'Aosta, Sicilia, Abruzzo, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Veneto, Lazio, Puglia, Calabria, Liguria, Friuli V-Giulia, Umbria, Trentino-A.Adige, Sardegna, Basilicata, Marche e Molise. Invece, tra le province, le più esposte risultano essere Palermo, Agrigento, Matera, Lecce, Caserta, Crotone, Vibo Valentia, Caltanissetta, Napoli, Imperia, Trieste, Aosta, Venezia e Belluno; al contrario, Campobasso, Siena e Isernia sono le province dove il livello di sovra indebitamento è più basso.

«La crescita delle scommesse sportive e del gioco d'azzardo, la impossibilità di accesso al credito bancario, il boom delle carte di credito revolving, con tassi al linite dell'usura e la riscossione forzata delle imposte nei confronti dei sovra indebitati - continua Carlomagno - stanno trascinando migliaia di famiglie e piccole imprese nelle mani agli usurai. Soprattutto in questo periodo nel quale si presenta la dichiarazione dei redditi e si effettua il pagamento delle tasse, pur se non si dispone della somma disponibile, scegliendo di pagare e imposte a rate o facendosi prestare soldi da persone inaffidabili».

«Purtroppo - prosegue Carlomagno - dati confermano che il fenomeno sta aumentando ed ancora non è possibile intravedere la punta dell'iceberg. In passato, ogni qual volta l'economia ha segnato brusche frenate, l'usura ha subito delle forti crescite. Ora c'è un ulteriore problema: oltre la poca propensione alla elargizione del credito associata a commissioni insopportabili applicate dalle banche e dalle esattorie, si registra una aggressione al patrimonio familiare da parte del fisco, sia direttamente mediante la riscossione coattiva, che indirettamente attraverso l'uso spregiudicato delle scommesse sportive e del gioco d'azzardo legalizzato, costringendo numerose famiglie monoreddito a richiedere prestiti».

Contribuenti.it propone al governo di sospendere la riscossione forzata delle imposte - attraverso l'uso di ganasce fiscali, del pignoramento della pensione o del conto postale - nei confronti delle famiglie e dei piccoli imprenditori sovra indebitati assistite dalle benemerite Fondazioni Antiusura, di introdurre misure restrittive nei confronti del gioco legalizzato che sta diventando l'altra faccia di un'Italia sempre più povera e, soprattutto, di riformare il fisco, rendendolo più equo, ponendo al centro del sistema la famiglia al posto dell'impresa».