In Spagna stipendi statali ridotti del 5%
La partita della crisi va giocata solo sulla pelle dei lavoratori?
Dal punto di vista finanziario non c’è niente da eccepire. Prima che il disastro economico della Grecia potesse contagiare anche il suo paese, il premier Zapatero ha imbracciato la scure e ha tagliato tutto quello c’era da tagliare per riportare il deficit spagnolo sotto controllo.
Quando si dice che Zapatero ha tagliato tutto quello c’era da tagliare in pratica ci si riferisce a tutto quello che è visibile e cioè: stipendi agli statali, congelamento delle pensioni, riduzione del sistema sociale, dall’assegno per la natalità alla riduzione dei farmaci. Degli arricchimenti, leciti o illeciti, tenuti ben al coperto Zapatero non ne ha parlato. Tanto sa che è inutile.
E’bene ripeterlo: dal punto di vista finanziario Zapatero ha fatto quello che doveva fare per cercare di riconquistarsi la fiducia dei mercati e per ottenere gli ulteriori prestiti che gli sono indispensabili per andare avanti. E infatti molti suoi colleghi europei gli hanno manifestato il loro plauso.
Ma siete d’accordo che a pagare i danni provocati dall’avidità di banchieri e dalla cupidigia e stoltezza dei padroni della finanza debbano essere come sempre solo gli incolpevoli lavoratori?
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