Frattini: non ci saranno nuove tasse per i cittadini
Intervista al Giornale del Ministro degli Esteri: «Sulla politica del rigore avevamo ragione noi»
MILANO - Le misure per mettere a riparo l'euro dalla speculazione e salvare i Paesi più deboli della moneta unica non si tradurranno in nuove tasse per i cittadini. Lo assicura il ministro degli Esteri Franco Frattini in una intervista al Giornale: «Le tasche degli europei - dice - si tratta di garanzie che non costeranno in termini di deficit. I 750 miliardi di euro non è poi detto si debbano usare per forza. Per quel che ci riguarda non vedo all'orizzonte né inasprimenti fiscali, né manovre che possano danneggiare la nostra ripresa».
«La verità - aggiunge il ministro - è che ci siamo mossi ben prima degli altri, due anni fa, con la riforma delle pensioni dei cui risultati tutti ci hanno dato atto». Frattini quindi elogia Giulio Tremonti che «ci ha obbligati ad un grande rigore. L'opposizione strepitava, e anche all'interno della maggioranza non mancavano uno o due che volevano uno 'spendi e spandi'. Avevamo ragione noi: Governo e maggioranza non hanno voluto aumentare la spesa pubblica».
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