Berlusconi: riformare le agenzie di rating
Il Premier: «Al lavoro con gli altri governi per intervento sul settore. I conti pubblici sono solidi»
ROMA - I conti pubblici italiani sono solidi, e il Paese non rischia. Lo avrebbe assicurato il premier Silvio Berlusconi, durante la visita al ministero dello Sviluppo Economico, ricordando la politica di rigore adottata dal Governo con la manovra triennale e ribadendo che la strada del rigore è oggi ancora più necessaria. Tuttavia, avrebbe aggiunto Berlusconi, bisogna intervenire sulle agenzie di rating soprattutto per quel che riguarda le comunicazioni pubbliche. E a questo proposito, avrebbe aggiunto, con gli altri capi di Stato e di governo stiamo lavorando ad una riforma.
Oggi i timori di un contagio dalla Grecia hanno affossato piazza Affari, peggior mercato in Europa, colpita soprattutto da ordini di vendita da parte di investitori esteri. Il Ftse It All ha ceduto il 4,03%, scendendo sotto i 20 mila punti a 19.918, il Ftse Mib il 4,2%, a fronte di un calo del Dax dello 0,84%, del Cac40 del 2,2% e del Ftse100 dell'1,1%. A pesare, in particolare, l'allarme lanciato da Moody's che ha avvertito questa mattina che la crisi finanziaria della Grecia pone rischi di contagio sulle banche di diversi altri paesi europei, tra cui Gran Bretagna, Portogallo, Spagna, Italia e Irlanda. Moody's poi, interpellata nel pomeriggio, ha sottolineato che il rating dell'Italia non cambia. La Banca d'Italia era immediatamente scesa in campo, rassicurando: «Il sistema bancario italiano è robusto».
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