Fondo UE, la Germania rilancia l'idea
Il Ministro delle Finanze sul Financial Times: «Chi sgarra deve perdere fondi europei e diritti di voto»
BERLINO - Il ministro delle Finanze della Germania torna a promuovere la creazione di un Fondo monetario europeo, ma allo stesso tempo insiste anche sulla necessità di prevedere drastiche sanzioni a carico dei paesi dell'area euro che sgarrano sulla disciplina di bilancio. Fino a sospendere «per un anno» intero i loro diritti di voto in seno alle istituzioni europee, afferma Wolfgang Schaueble, in un articolo pubblicato sul Financial Times. E niente fondi europei a chi accusa un deficit di bilancio eccessivo, aggiunge.
Il dibattito sull'ipotesi di un Fme, istituzione che sarebbe deputata a «salvare» i paesi Ue e dell'area euro in dissesto sui conti, e che al momento manca nell'armamentario europeo, è stato innescato dal caso della Grecia. Secondo Schaueble la penisola ellenica si trova davanti a un «bivio», ma il suo caso deve anche richiamare l'attenzione sulla generale architettura delle istituzioni europee.
La vigilanza sulla condotta delle politiche economiche è stata insufficiente», rileva il ministro tedesco. «Dobbiamo usare in maniera più determinata gli strumenti disponibili». E «da adesso in poi - aggiunge - i paesi in deficit eccessivo non dovrebbero ricevere fondi europei se non risparmiano a sufficienza». La creazione di un Fme sarebbe necessaria perché in un area valutaria unificata, secondo Schaueble, sarebbe inappropriato far ricorso agli aiuti dell'Fmi di Washington. Ma accanto a questa nuova istituzione vanno previste «strette condizioni e un prezzo proibitivo affinché venga utilizzata solo nelle vere emergenze, che creano rischi alla stabilità di tutta l'area euro».
JUNCKER: FONDO UE NON E' IN AGENDA LUNEDI' - L'idea di un Fondo monetario europeo che si occupi di sostenere paesi con gravi difficoltà di bilancio prenderà corpo nel tempo, ma la sua creazione prenderà mesi. Lo ha dichiarato il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker. Juncker, che presiede gli incontri mensili dei ministri delle Finanze della zona euro, ha aggiunto che l'Fme non sarà nell'agenda del meeting di settimana prossima.
«Non sarà una voce dell'agenda dell'incontro di lunedì sera perchè dobbiamo aspettare una proposta formale da Commissione, dai tedeschi, dai francesi e dagli altri paesi per avere un'articolazione di cosa (l'Fme) significhi», ha spiegato.
L'idea di un fondo di salvataggio europeo a cui potrebbero ricorrere i paesi in difficoltà finanziaria è appoggiato dal Cancelliere tedesco e la Commissione ha detto di essere al lavoro sul progetto.
TREMONTI - La creazione di un Fondo monetario europeo (Fme), nella forma di un'istituzione anti-crisi complementare all'emissione degli euro-bond per le infrastrutture o alla nascita di un'agenzia per il debito pubblico per programmare un calendario europeo delle aste dei titoli di Stato nazionali, potrebbe interessare il ministro dell'Economia Giulio Tremonti: nel momento in cui questo progetto, assieme ad altri, confermi la rimessa in moto della macchina politica europea con un'Europa che resta al centro e che si rafforza. È questa la posizione dell'Italia e del numero uno del Mef nel contesto della ricerca in corso di una soluzione europea alla crisi della Grecia.
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