4 maggio 2024
Aggiornato 14:30
Settore lattiero caseario

L'accordo in Lombardia sul latte è un segnale importante

Così la Cia-Confederazione italiana agricoltori commenta l'intesa sul prezzo del latte alla stalla

ROMA - Un accordo importante che avrà sicuramente un valore nazionale e che rasserena un settore, quello lattiero-caseario, che sta vivendo una fase molto difficile non solo nel nostro Paese ma anche a livello europeo. Così la Cia-Confederazione italiana agricoltori commenta l'intesa sul prezzo del latte alla stalla raggiunta in Lombardia tra le organizzazioni agricole e l'Assolatte.

L'intesa -afferma la Cia- fissa per il primo semestre del 2010 il prezzo del latte alla stalla 33,156 euro/100 litri più Iva e costituisce, dopo molto tempo, un presupposto significativo nella ripresa del rapporto interprofessionale in un comparto di grande rilievo economico e sociale dell'agricoltura italiana. Indubbiamente, l'accordo firmato in Lombardia, dove si produce più del 40 per cento del latte «made in Italy», può rappresentare -rileva la Cia- un «apripista» per altre intese nelle diverse realtà regionali del nostro Paese.

E', inoltre, di grande importanza il fatto -rimarca la Cia- che l'accordo interprofessionale preveda una maggiore valorizzazione della produzione lattiero-casearia industriale italiana e l'apertura di un tavolo di confronto permanente per analizzare e cercare soluzioni ai problemi strutturali di filiera. Questa intesa -sostiene ancora la Cia- è stata raggiunta in un momento di grande incertezza per le imprese zootecniche e può, quindi, rappresentare un segnale di stabilità, contribuendo a riportare tranquillità in un settore che sta affrontando una crisi senza precedenti. Una crisi che ha avuto riflessi fortemente negativi sia in Italia che in Europa e che ha visto gli allevatori confrontarsi con costi produttivi e contributivi opprimenti e con un prezzo del latte non certo remunerativo.