28 agosto 2025
Aggiornato 11:00
Morti bianche

Oggi tre le vittime sul lavoro

Continua la strage di operai. Solo ieri l'appello del Presidente della Repubblica Napolitano

ROMA - Sono tre le vittime sul lavoro nella giornata di oggi, all'indomani della celebrazione della giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro. Due imbianchini, un italiano e un albanese, sono morti folgorati da un cavo dell'alta tensione, nel pomeriggio ad Aprilia, in provincia di Latina, mentre stavano lavorando sopra un ponteggio. L'altra vittima in Sicilia, a Messina, dove un 63enne ha perso la vita cadendo mentre eseguiva, in un ponteggio, alcuni lavori di muratura.

Altri tre gravi incidenti con feriti si sono verificati in Abruzzo e Trentino. Il primo a Casalbordino, in provincia di Chieti, dove un operaio italiano è rimasto gravemente ustionato a seguito dell'esplosione in un laboratorio di una polveriera. Il secondo, ad Albiano, in provincia di Trento, dove un operaio ha subito l'amputazione di tre dita della mano. Il terzo a Masi Palù, dove un operaio è rimasto gravemente ferito ad una spalla e a un braccio, rimasti schiacciati dopo il ribaltamento di un trattore.

Ed è di ieri il messaggio del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al presidente dell'associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro, Franco Bettoni, in occasione della giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro. «Il fenomeno degli incidenti sul lavoro - ha scritto ieri Napolitano - rimane dolorosissimo, inquietante e inaccettabile per una società che voglia dirsi civile».