26 aprile 2024
Aggiornato 00:00
Per la Cia la situazione del settore è sempre più complessa

Vino: bene il Programma nazionale

CIA: «Ma occorrono anche e da subito interventi a sostegno dei produttori, sempre più stretti da prezzi in caduta e da costi alle stelle»

ROMA - Prendiamo atto della piena operatività del Programma nazionale per il settore vino, crediamo, però, che sia ora indispensabile predisporre ed attuare entro tempi brevi anche reali e concreti sostegni verso i produttori che stanno vivendo una fase molto difficile, con il crollo dei prezzi delle uve (in particolare quelle da tavola) e con l’aumento considerevole dei costi produttivi e contributivi.

Lo sottolinea la Cia-Confederazione italiana agricoltori che chiede, quindi, al ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia l’apertura immediata di un Tavolo di confronto tra i vari componenti della filiera per affrontare i complessi problemi con i quali oggi fanno i conti i vitivinicoltori italiani.

Per il settore del vino -avverte la Cia- siamo ormai all’emergenza vera. Dal Nord al Centro, al Sud, suona forte il campanello d’allarme. I produttori sono allo stremo. La frenetica corsa al ribasso delle uve, (quelle da tavola sono arrivate anche a 10 centesimi il chilo) sta mettendo a dura prova tantissime imprese che vedono tagliati i loro redditi. La conseguenza è che verranno sempre meno i margini di investimento per il mercato e per molte aziende si prospetta addirittura lo spettro della chiusura.

Il crollo dei prezzi delle uve -evidenzia la Cia- stanno così costringendo i produttori a vendere sottocosto. Si registrano netti cali anche per alcune uve atte a produrre vini Doc, che quotano sotto i 20 centesimi il chilo. Un lavoro, quindi, in perdita per gli agricoltori, molti dei quali, visto lo scenario attuale, possono abbandonare la produzione vitivinicola.

Per questa ragione -rimarca la Cia- sono quanto mai opportune misure straordinarie per venire incontro alle esigenze dei produttori. Una scelta fondamentale per rivitalizzare le imprese e favorire la competitività sui mercati che è andata sempre più diminuendo.