Il tasso di sconto BCE cala del 77% da luglio 2008
Federconsumatori: «Ma le banche continuano a macinare utili e i cittadini a pagare cari i propri prestiti»
ROMA - «Non sappiamo più se essere strabiliati o indignati» – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
Abbiamo confrontato l’andamento dei tassi di interesse applicati dalle banche (dati di Banca d’Italia) con l’evoluzione del Tasso di sconto BCE che determina il costo del denaro, ed i risultati di tale analisi sono stati a dir poco sorprendenti, ma nell’accezione più negativa del termine.
Le banche, infatti, continuano a macinare utili in una situazione in cui i cittadini risentono di una crisi determinata proprio dagli stessi istituti finanziari.
A fronte di una riduzione del 77% del tasso di sconto, che, da luglio 2008 a oggi è passato dal 4,25% all’1%, le variazioni dei tassi di interesse applicati dalle banche sui prestiti sono state minime, dall’8 al 24%.
Tutto ciò è aggravato da un altro fatto inaccettabile: se un cittadino presta dei soldi alle banche, oltre a pagare più di 200 Euro di spese, riceve appena pochi spiccioli; se, invece, richiede un prestito, si ritrova a pagarlo in maniera assai salata.
Di fronte ad una situazione di questo genere bisogna passare dalle parole ai fatti.
Basta con denunce e rimproveri, come fa il Ministro Tremonti. È ora di prendere provvedimenti concreti, attraverso precise norme e leggi.
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