29 marzo 2024
Aggiornato 14:30
Economia. Workshop Ambrosetti

Marcegaglia ed Epifani cercano un accordo a Cernobbio

Marcegaglia: «Serve impegno comune». Epifani: «test è nei contratti»

CERNOBBIO - Crisi: prove di intesa a Cernobbio tra il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia ed il leader della Cgil Guglielmo Epifani anche per evitare, ha spiegato lo stesso numero uno viale dell'Astronomia, che l'autunno diventi 'caldo'.

Le manovre di avvicinamento tra il numero uno dell'associazione degli industriali e il rappresentante del maggior sindacato italiano sono cominciate a Villa d'Este di prima mattina, a colazione, per proseguire poi in un lungo incontro riservato a margine dei lavori del Workshop Ambrosetti, da cui sono passate ieri le parole di allarme del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sulla crisi che «non è finita» e sulle sue conseguenze sull'occupazione.

L'invito di Emma Marcegaglia è chiaro: Confindustria e sindacati «devono farsi parte integrante di un nuovo progetto-Paese. L'importante, in un momento difficile come questo, è mettere insieme tutte le forze: per farlo, bisogna che tutti siano disponibili. Da parte nostra, - ha sottolineato - la disponibilità c'è. Attendiamo di capire se c'è anche da parte della Cgil» che è «un grande sindacato».

Guglielmo Epifani ha raccolto l'apertura anche se tra le due organizzazioni restano chiare divergenze in materia di rinnovo dei contratti di lavoro. «Conviene a tutti - ha detto il leader della Cgil - affrontare la crisi più uniti» anche se «abbiamo un tema che ci divide, cioè il modello contrattuale: noi abbiamo avanzato delle critiche, aspetto che rispetto alle nostre osservazioni, Confindustria rifletta e faccia qualche passo in avanti. Spero che nei tavoli di trattativa delle categorie possano esserci quelle aperture che possano consentire un clima diverso. Questo lo diranno i fatti. Non possiamo basarci sulle parole».

L'incontro con il leader della Cgil, ha riferito il presidente di Confindustria, è stato «costruttivo»: altri ne seguiranno «nelle prossime settimane».

«Abbiamo - ha messo in evidenza Guglielmo Epifani - un interesse comune, tra noi e le imprese, a chiedere che non si licenzino i lavoratori, non si chiudano le aziende, che ci sia meno fisco sulle buste paga dei lavoratori». Si vedrà quanto l'emergenza compatterà.