6 maggio 2024
Aggiornato 06:30
Le principali novità introdotte dal ministero dell'Istruzione

Tirocinio di un anno per diventare insegnante

Gelmini sulle nuove regole: «Ci si forma anche sul campo»

MILANO - Un anno di tirocinio per legare teoria a pratica, assunzioni solo in base alla necessità per evitare il precariato, più inglese e competenze tecnologiche. Sono queste le novità principali introdotte oggi dal ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca per gli aspiranti insegnanti.

Il ministro, Maria Stella Gelmini, ha presentato oggi le novità per chi vuole accedere all'insegnamento che si sviluppano, in particolare, su quattro grandi linee: il tirocinio da svolgere direttamente a contatto con le scuole e col «mestiere» di insegnante, «perché insegnare non può essere solo teoria ma anche pratica» si legge in una nota. Il numero di nuovi docenti sarà poi deciso in base al fabbisogno. L'obiettivo è quello di porre così fine all'accesso illimitato alla professione che creava il precariato. In questo modo sarà consentito ai giovani l'inserimento immediato in ruolo. Sarà infine dato più spazio all'inglese e alle nuove tecnologie.

Il regolamento è il frutto del lavoro della commissione presieduta dal professor Giorgio Israel, a cui è seguita una azione di primo confronto col mondo della scuola e delle associazioni per l'integrazione scolastica. L'obiettivo dei nuovi percorsi è quello di garantire una più equilibrata preparazione disciplinare, didattica e pedagogica nel corso delle lauree magistrali e lo svolgimento di un anno di percorso, il Tirocinio formativo attivo, direttamente a contatto con le scuole.