3 maggio 2024
Aggiornato 13:30
In corso le trattative per la vendita della Innse

Fiom: «Bozza accordo sindacale così com'è non va»

Sciancati: «Non firmeremo, ora discutiamo correzioni fatte da RSU»

MILANO - «La bozza di accordo sindacale così come ci è stata presentata dai contraenti, non va e non la firmeremo». E' quanto ha affermato Maria Sciancati, segretario milanese della Fiom entrando in Prefettura dove si sta trattando la vendita della Innse, la storica fabbrica metalmeccanica milanese in via di liquidazione.

Quattro i punti in discussione - La Sciancati è ritornata in corso Monforte dopo aver presentato agli operai della fabbrica un documento provvisorio sugli aspetti sindacali elaborato dal nuovo, possibile acquirente, una cordata capitanata dal gruppo Camozzi di Brescia. Il segretario cittadino ha spiegato che sono quattro i punti in discussione. La Fiom infatti vuole chiarezza sulla riassunzione immediata dei lavoratori, sulla ripresa dell'attività produttiva, sul piano industriale e sulla necessità di concordare i percorsi per un eventuale accesso alla cassa integrazione e a possibili altri ammortizzatori sociali. «Ora salgo - ha spiegato la Sciancati - per capire se c'è una bozza definita elaborata dalle parti».

La trattativa intanto è al rush finale con il colloqui tra l'avvocato Claudio Tatozzi, rappresentante degli acquirenti, e l'imprenditore Silvano Genta, attuale proprietario della fabbrica, dopo che è stata già raggiunta una intesa con la Aedes, proprietaria dell'area su cui sorge lo stabilimento. Sulla trattativa pesa l'ultimatum degli acquirenti per chiudere la partita entro oggi.