«Per il sud necessari discontinuità e coraggio»
Lo dichiarazione il Segretario Confederale UIL Guglielmo Loy: «Il rapporto conferma di un trend che ormai si consolida da troppo tempo»
ROMA - Meno crescita, meno esportazioni, meno sviluppo, meno occupazione: il quadro che emerge dal rapporto 2009 dello Svimez è la conferma di un trend che ormai si consolida da troppo tempo. Tutto ciò conferma che la Politica, le Istituzioni centrali e locali ma anche le parti sociali devono cambiare radicalmente la loro azione con un vero e proprio atto di cesura con le politiche dei primi anni 2000 che non hanno, come dimostrano crudamente i numeri, prodotto risultati decenti.
La questione delle risorse è importante ma non è più decisiva poichè il sistema inefficiente (e non al servizio dello sviluppo) rischia di rendere inutile, se non dannoso, l’afflusso di finanziamenti verso il Mezzogiorno. La UIL ritiene indispensabile innescare meccanismi veri di premialità, per imprese, amministrazioni e lavoratori e, quindi, a chi dimostra di costruire politiche vere di sviluppo duraturo e strutturale. Ad essi, e non genericamente a tutti, vanno garantite e aumentate le risorse finanziarie per renderle adeguate a sostenere politiche infrastrutturali certe e realizzabili, politiche della formazione vicine agli standard europei, qualità e stabilità del lavoro non assistito.
Solo con queste politiche innovative che «rompono» con un passato recente ci sarà la possibilità che non sia solo il Mezzogiorno a pagare gli effetti della crisi.
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