28 agosto 2025
Aggiornato 04:30
COOPERATIVE AGRICOLE

Ammodernamento e innovazione nel sistema dei finanziamenti

Audizione alla Commissione Agricoltura della Camera sul finanziamento alle imprese agricole

ROMA - «C’è bisogno di un ammodernamento e di una reale innovazione nel sistema delle norme di intervento pubblico nel settore agroalimentare. Occorre un vero e proprio cambio di marcia, che riteniamo possa essere compatibile con le pur ridotte finanze pubbliche».

Questo l’appello espresso dai rappresentanti delle organizzazioni cooperative agricole nel corso di una audizione in commissione Agricoltura della Camera dei Deputati sul sistema di finanziamento delle imprese agricole.

«Vogliamo evidenziare – si legge nel testo dell’audizione presentata alla Camera – che la questione dei tempi è decisiva e che occorre superare la lentezza esasperante che c’è nel nostro Paese sia per il funzionamento degli strumenti di finanziamento in vigore sia per riconoscere e analizzare i problemi su cui intervenire. Si corre il rischio che i provvedimenti siano di fatto superati dalla realtà».

In tema di finanziamento alle imprese agricole, le organizzazioni cooperative hanno tra l’altro messo in evidenza come lo strumento dei Contratti di filiera, già previsti dalla legislazione nazionale, siano al momento pressoché privi di dotazione finanziaria certa e non attivabili al Nord. Quanto al Fondo per la ristrutturazione di imprese in difficoltà, previsto dalla UE e istituito nel nostro paese nel 2005, nel testo in bozza del DM in corso di approvazione presso il Ministero dello Sviluppo Economico, i criteri previsti non consentono alle imprese agroalimentari di accedere alle risorse.

Alle Organizzazioni cooperative (Fedagri-Confcooperative, Legacoop Agroalimentare, AGCI-Agrital e ASCAT-Unci) aderiscono circa 6.000 cooperative, che hanno 866.000 soci conferitori ed esprimono un fatturato di più di oltre 32 miliardi di euro, con più di 90.000 addetti: sono i dati contenuti nell’ultimo rapporto dell’Osservatorio della cooperazione agricola istituito presso il Mi.P.A.A.F. nel nostro Paese. Complessivamente la cooperazione controlla il 35% della PLV (Produzione Lorda Vendibile) agricola e il 24% del fatturato totale del settore alimentare. In molti settori le cooperative sono leader: basti pensare che nella classifica delle prime 50 imprese agroalimentari italiane figurano 10 cooperative.