18 agosto 2025
Aggiornato 13:30
G8 Lecce

Tremonti contro «retorica declinismo», Italia è molto migliore

«Anche su disoccupati da banche dati emerge una realtà diversa»

LECCE - No alla «retorica del declinismo«. La realtà economica e sociale italiana, assicura il ministro dell'Economia Giulio Tremonti dal palco della conferenza stampa finale del vertice G8 di Lecce, è «diversa e migliore» rispetto a quella di altri Paesi. E le informazioni inedite stanno emergendo da un utilizzo innovativo sulle banche dati pubbliche che consentirà, promette, «di dare di più a quelli che non hanno i soldi. Ed è un lavoro che faremo presto». Del resto, aggiunge. Esiste un altro 'stress test' rispetto a quello per valutare la salute delle banche ed «è quello delle elezioni. Se ti vanno bene pensi che tutto sommato le cose non vanno così male».

«Noi - ha spiegato Tremonti - abbiano deciso di valutare le informazioni che abbiamo e di cui non facciamo uso. Noi stiamo cercando di mettere insieme tutte le banche dati pubbliche italiane. Questo non è un esercizio tecnico, è politico. Emerge una realtà che prima era stata ignorata e quindi non considerata. Ed è una realtà molto diversa e, aggiungo, molto migliore, di quanto si vede nella retorica del declinismo».

Insomma, altro che crisi profonda per l'Italia. «Certo - ha detto il ministro - abbiamo tutti dei problemi però l'Italia ha degli elementi diversi rispetto agli altri Paesi e molto più positivi. Tutti i numeri che stanno venendo fuori sono radicalmente staccati dalla realtà. E quelli della realtà sono numeri migliori di quelli usciti finora. Numeri sulla disoccupazione, sulla cassa integrazione, sul campo dell'applicazione degli interventi sociali che sono enormemente superiori a quello che uno immagina, molto diversi. Magari - ha aggiunto - ci sono degli elementi discutibili ma fondamentalmente noi pensiamo nelle prossime settimane di avviare un cammino di conoscenza perchè se vuoi agire devi capire e non puoi agire se non hai le informazioni».

L'iniziativa viene spiegata da Tremonti davanti alla platea della conferenza finale del G8 così: «Vogliamo ricostruire anche una banca dati per identificare le situazioni di effettiva sofferenza. Siamo stati ammaestrati dalla storia della carta acquisti, la carta sociale. La stima tecnica era di 1,3 milioni di beneficiari. Noi abbiamo messo quella stima nella relazione tecnica e abbiamo coperto per 1,3 milioni ma le domande sono state inferiori. Perchè abbiamo stanziato di più e dato di meno rispetto a quello che volevamo perchè non avevamo le informazioni». Invece «adesso vogliamo costruire anche la banca dati delle posizioni di sofferenza sociale in modo di evitare di dare la carta acquisti a signori che hanno più soldi che emergono formalmente e di dare di più a quelli che non hanno i soldi. Ed è un lavoro che faremo presto. In base a questo se necessario faremo altri provvedimenti».

Le cifre, secondo il ministro dell'Economia, parlano chiaro. «Una evidenza assoluta - ha ribadito - è che la realtà italiana è diversa e migliore rispetto a quella di altri Paesi. In Europa ci sono 35 milioni di partite Iva, dato Eurostat, e in Italia ce ne sono 8,5 milioni. Non vuol dire che è giusto che sia così o che son tutti ricchi o tutti poveri però fa una differenza enorme. Se a parità di popolazione in un paese sono 4 milioni e in un Paese sono 8 milioni vuol dire che c'è una differenza. Vogliamo capire se è positiva o negativa. L'andamento del consenso e del voto popolare ci indica che forse la differenza non è così negativa come in altre parti del mondo. Anche quello è un altro test, quello delle elezioni. Se ti vanno bene pensi che tutto sommato le cose non vanno così male».