29 aprile 2024
Aggiornato 18:00
VINO ROSATO

Fedagri: «Bene ripensamento UE sul rosè»

«Le miscele avrebbero causato danni alle imprese»

ROMA – «Autorizzare miscele di vini bianchi e rossi per produrre vino rosé avrebbe causato seri danni economici a tutte le imprese e le cooperative che producono vini rosati con metodi tradizionali. Siamo contenti che l’Unione Europea abbia fatto marcia indietro senza dare il via libera ad una pratica attualmente vietata in ambito comunitario».

Così il presidente di Fedagri-Confcooperative Paolo Bruni, ha commentato la decisione annunciata oggi dalla Commissaria Europea all’Agricoltura Mariann Fischer Boel di rinunciare alla proposta che autorizzava la produzione di vino rosé dalla miscela di vini bianchi e rossi.

«L’Italia si era prontamente opposta, insieme alla Francia – ha proseguito Bruni – all’immissione in commercio di vino rosato prodotto da miscele, che era stata proposta nei mesi scorsi dall’Unione Europea. Va dato atto al Ministro Zaia di aver efficacemente lavorato per scongiurare il rischio di una produzione di vini rosati a basso costo, senza alcun rispetto per la tradizione».