Burzi (PDL): «una legge per il rilancio dell’edilizia»
«Per promuovere le tecniche di bioedilizia e l’utilizzo di fonti di energia alternative e rinnovabili»
TORINO - Rilanciare l’attività edilizia, nel rispetto dell’ambiente e del tessuto urbanistico esistente, e favorire la rapida sostituzione del patrimonio edilizio fatiscente, ormai inadeguato al nuovo contesto tecnologico ed energetico, proteggendo al tempo stesso i beni storici, culturali e paesaggistici.
E’ questo l’obiettivo della Proposta di legge dal titolo «Intervento regionale a sostegno del settore edilizio e per promuovere le tecniche di bioedilizia e l’utilizzo di fonti di energia alternative e rinnovabili», presentata dal Gruppo consiliare regionale Fi-Pdl.
«Sul territorio regionale sono moltissime le abitazioni non più idonee a garantire quelle caratteristiche strutturali e di sicurezza che oggi le normative richiedono. E gli investimenti per ristrutturazioni e adeguamenti, a causa della crisi del sistema economico-finanziario, sono estremamente impegnativi e difficoltosi», ha spiegato il capogruppo consiliare Fi-Pdl Angelo Burzi.
«Sussiste, pertanto, la reale necessità - prosegue l’esponente azzurro - di adottare una serie di misure volte al sostegno del settore edilizio, promuovendo sia gli interventi di ampliamento degli edifici, sia quelli finalizzati al miglioramento della qualità abitativa, anche attraverso impianti che utilizzino fonti di energia rinnovabile, riqualificando il patrimonio edilizio esistente».
«Il testo predisposto – conclude Burzi – è in linea con le indicazioni contenute nell’accordo Stato-Regioni del marzo scorso per l’attuazione del cosiddetto piano-casa nazionale, e raccoglie le sollecitazioni provenienti dalle categorie interessate, quali Ance, Confindustria e Collegio Costruttori. I punti cardine della proposta sono infatti l’incentivo al risparmio energetico, la riconversione di strutture fatiscenti e la tutela del centri di particolare valore e pregio architettonico».
La proposta di legge si compone di 8 articoli: l’articolo 1 illustra le finalità del provvedimento; l’articolo 2 precisa gli interventi edilizi consentiti (in particolare, detta i limiti di ampliamento degli edifici residenziali o assimilati e indica la possibilità di mutamento della destinazione d’uso, totale o parziale, degli edifici interessati); l’articolo 3 elenca gli interventi realizzabili per favorire il rinnovamento del patrimonio edilizio esistente, prevedendo, in particolare, possibilità di ampliamento per gli edifici che devono essere adeguati agli attuali standard qualitativi architettonici, funzionali, energetici, tecnologici e di sicurezza; l’articolo 4 indica alcune misure atte a favorire l’installazione di impianti fotovoltaici; l’articolo 5 prevede, in particolare, la riduzione dei costi di costruzione e la possibilità, per i Comuni, di incentivare con ulteriori agevolazioni economiche l’adozione di tecniche costruttive bioedili e il ricorso alle energie rinnovabili; l’articolo 6 dispone che i Comuni istituiscano l’elenco degli ampliamenti autorizzati e ne curino l’aggiornamento; l’articolo 7 prevede che gli interventi siano realizzati nel rispetto delle normative vigenti in materia antisismica, di sicurezza, antincendio, igienico sanitaria e del Codice dei beni culturali e del paesaggio; l’articolo 8 dispone la dichiarazione d’urgenza della legge e la sua entrata in vigore il giorno successivo alla data della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione del Piemonte.
Durante la conferenza stampa di presentazione della Proposta di legge sono intervenuti, tra gli altri, gli esponenti delle organizzazioni di categoria e datoriali.