Maternità: Nirvana Nisi segretaria confederale UIL
ROMA - Con delusione abbiamo appreso che il Parlamento europeo non è riuscito a far approvare i cambiamenti proposti dalla Commissione Europea, concordati con il sindacato, per migliorare la protezione delle donne incinta e delle lavoratrici-madri a causa della forte opposizione dei gruppi conservatori e liberali in seno al Parlamento dell’Unione.
La UIL, pur consapevole che l’Italia non è direttamente interessata avendo norme di tutela più avanzate rispetto alla normativa europea, stigmatizza tuttavia il comportamento di forze politiche poco lungimiranti che impediscono alle famiglie di vivere programmare in piena sicurezza e nel rispetto della salute della madre e del bambino, la maternità.
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