Convergenza micidiale tra il PIL in forte calo e rialzo inflazione
Federconsumatori: «Basta con spot e inni all’ottimismo! Bisogna intervenire sul lato della domanda di mercato»
ROMA - «La convergenza tra il dato del Prodotto Interno Lordo al -5,9% e l’inflazione in aumento all’1,2% rappresenta una miscela esplosiva e, per la verità, anche una violazione di ogni logica di mercato.» – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori ed Adusbef.
Infatti, la caduta del PIL, cosa già di per sé assai grave, avrebbe dovuto comportare un fortissimo raffreddamento dell’inflazione, addirittura con prezzi in diminuzione e non, come si profila, un ulteriore aumento della spesa delle famiglie pari a 360 ¤ annui, che si aggiungono ai trascinamenti che si sono realizzati negli anni precedenti e che hanno determinato un fortissimo calo del potere di acquisto delle famiglie, secondo i calcoli dell’Osservatorio Federconsumatori, a partire dal 2002, di 9.705 ¤ (nel dettaglio: rincari 2002 1.870 euro, rincari 2003 1.420 euro, rincari 2004 1.330 euro, rincari 2005 970 euro, rincari 2006 1.050 euro, rincari 2007 995 euro, rincari 2008 2070 euro).
Ribadiamo che siamo perciò in presenza di una drammatica crisi, che si trascina da tempo, oltretutto ulteriormente complicata dalla crisi finanziaria.
Per uscirne, basta con proclami, spot, pratiche di ottimismo o interventi marginali e caritatevoli, che non incidono minimamente sulla domanda di mercato, che, invece, è la leva fondamentale per invertire tale tendenza e contribuire a rilanciare l’economia.
Da qui ne discende, oltre la richiesta, che oramai è ineludibile, di incrementare il potere di acquisto della famiglie a reddito fisso attraverso processi di detassazione di almeno 100 ¤ al mese, di verificare ogni aumento anomalo e speculativo che comporta l’aumento del tasso di inflazione, a partire dai prodotti energetici, dai servizi autostradali ed assicurativi che incidono fortemente su quest’ultimo.