19 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Alla scoperta della natura e dei suoi prodotti

Agriturismo: nel week-end del 1° maggio in 140.000

Vittoria Brancaccio, presidente di Agriturist-Confagricoltura: «L’agriturismo vince quando ha fiducia nei propri mezzi»

Gli agrituristi, nel prossimo lungo weekend del 1° maggio, saranno, secondo Agriturist, circa 140 mila, il 5% in meno di quelli di Pasqua. Restano sostanzialmente stabili gli italiani, mentre diminuiscono gli stranieri.

«Ma i margini di crescita del settore ci sono – dice Vittoria Brancaccio, presidente di Agriturist - come dimostrano le presenze in crescita di tante aziende agricole che hanno imparato a «raccontare» il territorio che le circonda e a guidare gli ospiti alla scoperta della cultura minore, della natura, dello shopping tipico, enogastronomico o artigianale che sia».

Internet si conferma di gran lunga il mezzo preferito per avere informazioni; ma sono poi la cordialità e la qualità dell’accoglienza a generare ritorni e passaparola, consolidando una clientela affezionata che trova il calore di una ambiente quasi familiare.

Qualche novità, rispetto al periodo pasquale, per quanto riguarda le mete. L’analisi dei contatti ricevuti dal portale internet www.agriturist.it, segnala la Sicilia e la Campania in crescita per la domanda italiana; guadagnano posizioni la Liguria e il Veneto fra gli inglesi; i tedeschi aumentano vicino ai laghi lombardi; per i francesi è la Sardegna a registrare i progressi più interessanti. In generale, la regione più richiesta resta la Toscana, in cui tuttavia la domanda fa fatica a tener dietro ad una offerta che ormai supera i 4000 agriturismi. Fra le province, nettamente preferite Firenze, Grosseto e Siena; la zona più richiesta è il Chianti senese. Si scostano in parte da questa tendenza generale i francesi, che indirizzano molte richieste verso Oristano, Roma e Pisa.

Al di là dei numeri (le previsioni, molto distanti fra loro, ascoltate alla vigilia di Pasqua, confermano quanto Agriturist ha più volte denunciato: sondaggi troppo spesso privi di fondamento, resta il fatto che in questo periodo la spesa per le vacanze soffre, ma è altrettanto vero che continuano a viaggiare, dall’Italia e dall’estero, milioni di persone.

«Come settore e come Paese – sostiene il presidente di Agriturist, Vittoria Brancaccio - dobbiamo rimboccarci le maniche e intercettare più domanda possibile convincendo la gente che da noi si sta bene, ci si ritempra ci si diverte, si torna a casa ricaricati e culturalmente più ricchi».

«L’agriturismo – conclude il presidente di Agriturist - vince quando ha fiducia nei propri mezzi, cioè in quegli aspetti dell’ospitalità che gli sono peculiari e quindi più congeniali. Si deve partire dalla campagna, dalla natura, dagli spazi verdi e dall’aria aperta; e proseguire con l’agricoltura, la scoperta del cibo genuino, della buona tavola. Stiamo registrando uno straordinario successo delle escursioni: a piedi, a cavallo o in bicicletta, gli agrituristi preferiscono scoprire quello che offre il territorio e il paesaggio vicino alle nostre aziende. L’agriturismo si sceglie soprattutto per questo; e a questa esigenza, che definirei vacanza di relax, deve dare risposta».