25 aprile 2024
Aggiornato 11:30
Siglato un protocollo di intesa tra la Regione Marche e Province

Marche: investire sulla formazione dei giovani per superare la crisi

Nei prossimi giorni aderiranno tra gli altri anche le Università, Camere di commercio, Direzione scolastica regionale

ANCONA - Una sfida da assumere per superare la crisi. Così è stato definito da tutti i firmatari- l’assessore regionale alla Formazione professionale, Stefania Benatti, il presidente dell’UPI Marche e Provincia di Pesaro-Urbino, Palmiro Ucchielli, il presidente della Provincia di Ancona, Patrizia Casagrande, gli assessori provinciali di Macerata, Daniele Salvi e di Ascoli Piceno, Licia Canigola - il protocollo di intesa siglato oggi in Regione che intende promuovere e sensibilizzare le politiche pubbliche verso interventi a favore dei giovani, in particolare favorendo le politiche formative al fine di un migliore inserimento nel mondo del lavoro.

Un atto interdisciplinare e integrato importante – ha detto Stefania Benatti – che guarda avanti, oltre la crisi economica. Di fronte alle risposte che la Regione sta costruendo per affrontare la situazione contingente, è doveroso anche progettare e investire per il futuro e offrire comunque ai giovani concrete opportunità di crescita. Un accordo con forti caratteristiche di sperimentazione che potrà darci utili indicazioni per rendere strutturali alcuni interventi mirati.

I soggetti che hanno dato la loro disponibilità ad aderire all’accordo, oltre alle Province, sono le Università e le Camere di Commercio marchigiane, la Direzione regionale Scolastica, sindacati e rappresentanti dei datori di lavoro, la Svim Spa, nonché soggetti privati del credito e della formazione.
E’ importante mettere insieme le migliori energie – ha commentato Palmiro Ucchielli – e questa intesa costituisce un segnale forte nella direzione della valorizzazione dei giovani, della risorsa fondamentale che rappresentano per superare la crisi. Una forza dirompente quella dei giovani sempre poco considerata o relegata all’assistenza sociale, invece la pubblica amministrazione ha il dovere di promuovere e mirare i propri interventi alle politiche di formazione come leva strategica per costruire uno sviluppo futuro.

Dello stesso parere Patrizia Casagrande che ha ringraziato la Regione per aver coordinato questo atto di intesa «calibrato su esigenze formative mirate e trasmesse direttamente dalle Aziende, per poter costruire veri e propri percorsi di apprendimento».
Per Daniele Salvi si tratta di una sfida importante da condurre in porto perché «il rischio è quello di consumare due generazioni di persone tra precariato e difficoltà di accesso al lavoro. Nell’anno europeo della creatività e dell’innovazione, questo atto vuole mettere a sistema il rinnovamento istituzionale e il ricambio generazionale: ce n’è bisogno nell’impresa come in politica.»

Le finalità del protocollo sono compatibili con gli strumenti di programmazione della Regione Marche, sia con il POR FSE 2007/2013 che, in particolare, con il Piano regionale per le politiche attive del lavoro 2007/2009, che ha previsto, tra le tre priorità indicate proprio quella dei giovani ( le altre sono donne e disabili). Infatti, in linea con gli orientamenti europei e con la cultura della qualità del lavoro, a sostegno di politiche attive che diffondano la cultura dell’autoimprenditorialità e di impresa saranno attivati interventi che consentano di favorire ed aumentare l’inserimento occupazionale dei giovani laureati, in particolare donne, privilegiare azioni e progetti in attività di ricerca e sviluppo scientifico e qualificare la forza lavoro giovanile attualmente occupata e in cerca di prima occupazione.