20 aprile 2024
Aggiornato 01:30

Sciopero di otto ore dei lavoratori agricoli venerdi 17 aprile

Una delegazione lucana parteciperà al sit-in davanti al ministero del Lavoro a Roma

POTENZA - Piena adesione delle segreterie regionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil allo sciopero di otto ore del settore agricolo proclamato dai sindacati nazionali di categoria per venerdì 17 aprile. Nella stessa giornata una delegazione di braccianti agricoli lucani sarà a Roma per partecipare al presidio che si terrà dinanzi alla sede del ministero del Lavoro.

I segretari generali lucani di Fai, Flai e Uila, Antonio Lapadula, Vincenzo Esposito e Gerardo Nardiello, giustificano il ricorso alla sciopero con «le gravi decisioni assunte dal parlamento sul tema del lavoro agricolo che costituiscono un ulteriore attacco ai diritti dei lavoratori agricoli, con la cancellazione di diritti contrattuali e contributivi, e la mancata apertura del tavolo di trattativa sulla riforma del mercato del lavoro in agricoltura».

Tre in particolare le questioni che hanno spinto i sindacati di categoria alla proclamazione dello sciopero. La prima riguarda il lavoro accessorio, prima limitato alle sole attività agricole di carattere stagionale effettuate da pensionati e giovani con meno di 25 anni di età regolarmente iscritti a un ciclo di studi presso l'università o un istituto scolastico di ogni ordine e grado, ora esteso alle casalinghe, scelta che, secondo Fai, Flai e Uila, comporta una discriminazione inaccettabile. Nel mirino dei sindacati anche la norma che estende ai parenti di quarto grado le prestazioni in agricoltura che non costituiscono rapporto di lavoro. Infine, i sindacati contestano la scelta di equiparare il salario del lavoro accessorio alle prestazioni integrative del salario o di sostegno al reddito.

«Si tratta di scelte - concludono Lapadula, Esposito e Nardiello - che possono produrre distorsioni e rendere ancora più precario il mercato del lavoro agricolo, a tutto vantaggio delle imprese, che potranno beneficiare di un ulteriore abbattimento dei contributi, ma a tutto svantaggio del futuro pensionistico dei braccianti».