28 agosto 2025
Aggiornato 10:00

Petrolio, Federconsumatori: non vogliamo più sentir parlare di risparmi

«Dichiarazioni ottimistiche e fuori luogo non aiutano il paese, che ha bisogno di verità, ad uscire dalla crisi»

ROMA - Non riusciamo a comprendere perché anche Confindustria si sia unita al coro di quanti annunciano che, vista la riduzione del petrolio, le famiglie italiane otterranno grandi risparmi, di oltre 850 Euro.
Se fosse vero, ne saremmo particolarmente felici, ma, purtroppo, questo dato è lontanissimo dalla realtà e, sinceramente, dispiace che notizie del genere vengano fornite al Paese da organismi quali Confindustria.

Prendiamo il caso dei carburanti e facciamo l’esempio della benzina. Il costo medio al litro della benzina nel 2008 si è attestato a 1,33 Euro al litro. Nel 2009, nell’ipotesi più ottimistica che il costo del petrolio si attesti agli attuali 50 Dollari al barile ed all’attuale costo della benzina a 1,20 Euro al litro, per un automobilista che consumasse 100 litri al mese (pari a 2 pieni) il risparmio sarebbe di 156 Euro l’anno.

Per quanto riguarda gas e luce, anche qui, bisogna partire dalla considerazione che gli aumenti determinati nel 2008, che sono stati tra i più elevati nella storia, avranno delle ripercussioni negative sulle bollette del 2009, soprattutto per il gas metano che, sia per il sistema di calcolo e sia perché il consumo nei primi mesi del 2009 è pari al 53% del consumo annuale, comporterà un risparmio decisamente inferiore rispetto a quanto viene «sbandierato». Anche ipotizzando una caduta delle tariffe del 20%, e noi ci auguriamo vivamente che ciò avvenga, i risparmi per le famiglie sarebbero di 90 Euro in base annua per la luce e 110/120 Euro per quanto riguarda il gas, dato che, per quanto riguarda quest’ultimo, gli effetti si realizzeranno essenzialmente a partire da ottobre 2009.

Per essere rigorosi, aggiungiamo che l’abbattimento dei costi del petrolio comporterà anche un minor esborso per il riscaldamento di inizio inverno 2009, con un risparmio di 40 Euro su base annua.
Sempre per essere ancor più rigorosi, aggiungiamo a tutto ciò l’effetto positivo che una riduzione dei costi energetici produrrà sul tasso di inflazione, calcolabile dello 0,5%, pari ad una riduzione dei prezzi di 150.

Se si verificherà la congiuntura positiva di tutti questi fattori, la somma che si potrà risparmiare è pari a 556 Euro, ben lontana dagli 850 Euro dichiarati.

Vogliamo inoltre ricordare che le famiglie italiane, nel 2008, hanno subito delle ricadute molto gravi che hanno portato alla situazione che è sotto gli occhi di tutti: una drastica riduzione del potere di acquisto delle famiglie, che, da nostri dati, già più volte pubblicizzati risulta così composto:
- meno 1.600 Euro dovuto all’aumento di prezzi e tariffe del 2008
- meno 1.827 Euro a causa della crisi finanziaria che si è determinata nel nostro Paese.
«Per cortesia – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti – non vogliamo più sentir parlare di risparmi per le famiglie! Si parli solo di minori costi rispetto ad aumenti impressionanti che le famiglie si trascinano ancora dietro».