Borsa Wall Street brucia guadagni sul finale su prese profitto
Dopo rassicurazione Bernanke Dj -0,10%, Nasdaq -1,92%
NEW YORK - L'azionario non riesce nell'impresa di mettere a segno la più lunga serie positiva da novembre con gli indici che, colpiti dalle prese di beneficio, proprio sul finale bruciano i guadagni accumulati in giornata. Il Dow Jones chiude in ribasso dello 0,10% a 7.216,97 punti, l'S&P 500 cede lo 0,35% a 753,90 punti. Più pesante il calo del Nasdaq, debole per tutta la seduta. Il paniere dei tecnologici lascia sul terreno l'1,92% a quota 1.404,02.
Le parole rassicuranti del presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, e le buone notizie giunte dal comparto bancario non sono riuscite a placare i timori secondo cui gli Stati Uniti si starebbero dirigendo verso la prima depressione dopo settant'anni. Mentre l'amministrazione e' all'opera per mettere a punto gli ultimi dettagli del loro piano di salvataggio delle banche, in un'intervista concessa al canale Cbs, Bernanke ha detto che la recessione potrebbe terminare alla fine dell'anno se il programma avrà successo. Ma il numero uno della Fed ha anche avvertito che il compito e' difficile e che il governo dovrebbe permettere agli istituti bancari di concedere prestiti più liberamente, facendo sì che i mercati finanziari tornino a funzionare regolarmente.
In settimana il Tesoro dovrebbe fornire informazioni aggiuntive sul piano da mille miliardi di dollari che ha l'obiettivo di rilevare gli asset tossici delle banche, alla base della crisi. Questa settimana e' atteso anche l'inizio della prima fase del programma della Fed da mille miliardi volto a rilanciare il mercato del credito al consumo e alle aziende. Per il mercato del lavoro Usa probabilmente ci vorrà del tempo prima che il peggio sia lasciato alle spalle e le perdite bancarie da investimenti in prestiti e proprietà immobiliari probabilmente sono destinate a salire ancora, secondo gli analisti. Bernanke ha precisato che e' molto possibile che il tasso di disoccupazione superi il 10%. Per trovare un livello simile bisogna risalire al 1983. E le cifre macroeconomiche giunte in giornata confermano che l'economia e' ancora in difficoltà. L'ultimo aggiornamento sull'attivita' manifatturiera nell'area di New York e' risultato peggiore delle attese, mentre la produzione industriale ha registrato una nuova contrazione, accompagnata da un tonfo della capacità di utilizzazione degli impianti ai minimi assoluti. Tra i singoli titoli, si fa particolarmente pesante la flessione di General Motors (-7%).
Guardando invece ai singoli settori, ben comprati i finanziari, con il benchmark settoriale KBW Bank, che comprende i 24 principali istituti bancari del paese, che fa un balzo di quasi 6 punti percentuali. Citigroup chiude in progresso del 30%, Bank of America di oltre il 7%. Seduta difficile sin dalle prime battute invece i titoli del comparto hi-tech, in particolare i semiconduttori, tra cui Intel (oltre -3%). SanDisk, il maggiore produttore di chiavi di memoria usb, scivola di oltre nove punti percentuali dopo il downgrade di Bank of America a «Underperform».
Sugli altri mercati, nel comparto energetico il greggio si porta sui massimi di dieci settimane, oltre i 47 dollari il barile. I futures con consegna aprile salgono di 1,10 dollari a 47,13 dollari al barile. Sul valutario, in rialzo l'euro nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di lunedì il cambio tra le due valute e' di 1,2967. In ribasso l'oro a 922,00 l'oncia (-8,10 dollari). In flessione i prezzi dei Titoli di Stato Usa: il rendimento sul benchmark decennale sale al 2,9510% dal 2,8850% della chiusura di venerdì.
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