Pari 2007: fondi per il reinserimento dei lavoratori svantaggiati marchigiani
Badiali: “Risposte flessibili alla crisi in atto”. Già stabilizzati 137 lavoratori
ANCONA - La Regione Marche assegna alle Province un milione e 50 mila euro per favorire il reimpiego dei lavoratori svantaggiati. La decisione è stata assunta dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore al Lavoro, Fabio Badiali, a seguito della proroga ministeriale del Programma Pari 2007 (Programma d’azione per il Re-Impiego del lavoratori svantaggiati).
La nuova scadenza è fissata al 30 giugno 2009 e verranno pubblicati appositi bandi. Beneficiarie dei contributi sono le imprese disponibili ad assumere lavoratrici e lavoratori in lista di mobilità, che non abbiano lavorato per almeno due anni (ad esempio, per impossibilità di conciliare l’occupazione con la vita familiare), disoccupati e inoccupati di lunga durata, ultracinquantenni disoccupati, adulti che vivono da soli con figli a carico, soggetti con una dipendenza riconosciuta, extracomunitari, ex detenuti senza primo impiego o beneficiari di misura alternativa, diversamente abili (legge 194/1992), vittime di tratta, giovani con meno di 25 anni al primo impiego (avendo ultimato una formazione biennale).
Le aziende interessate – a seguito dei bandi provinciali - devono «manifestare il proprio interesse a inserire nell’organico uno o più lavoratori, dopo averli ospitati con un tirocinio formativo di tre mesi». I lavoratori riceveranno un’indennità di 450,00 euro per ogni mese di tirocinio, con una presenza minima di sei ore per cinque giorni a settimana. Quelli in mobilità o disoccupazione, riceveranno 250,00 euro. Le aziende avranno, invece, un contributo straordinario di 8 mila euro per ogni assunzione a tempo indeterminato e 4 mila euro per quelle a tempo determinato, superiore a 12 mesi. «La crisi occupazionale che sta colpendo l’Italia – afferma l’assessore Badiali – ha manifestato i suoi effetti anche nelle Marche, sin dal secondo semestre 2008. I dati sulla disoccupazione, aumentate del 100 per centro nel 2008, e sulle iscrizioni alla mobilità (+52%), sono indicatori inequivocabili. Per questo motivo gli interventi del Programma Pari sono stati orientati nella direzione di massima assistenza ai soggetti colpiti dalla crisi e, nello stesso tempo, di sostegno al sistema delle imprese che dovrà reagire e riposizionarsi per garantire la ripresa economica e nuova occupazione. La scelta è stata quella di affidare alle amministrazioni provinciali la fase esecutiva attraverso bandi pubblici, in modo da coprire tutte le opportunità occupazionali presenti sul territorio».
Alla Provincia di Ancona andranno 231,00 mila euro, ad Ascoli Piceno 357,00 mila, a Macerata 231,00 mila e a Pesaro e Urbino altri 231,00 mila. Il precedente Progetto Pari (conclusosi a marzo 2008) ha coinvolto 653 lavoratori, di cui 485 hanno sottoscritto l’impegno a una ricerca condivisa del lavoro. Alla data 31 gennaio 2008 risultano ricollocate 221 persone: 117 (53%) con contratti a tempo indeterminato, 32 (15%) con autoimpiego e gli altri a tempo determinato o contratto atipico (21 questi ultimi, pari al 9%).
Delle 221 persone rioccupate, 176 (80%) sono donne: «Un dato significativo – commenta Badiali – che indica sia l’attenzione del Pari Marche vero le politiche di genere, sia la grande partecipazione femminile al progetto (sulle 653 persone coinvolte, 531 sono donne). Indicazione più che chiara di un disagio lavorativo, ma anche di una volontà di cambiare e migliorare la propria condizione». La prima fase di Pari 2007 (attivata con avvisi provinciali pubblicati il 15 settembre 2008) si è conclusa il 20 dicembre 2008 e ha permesso la stabilizzazione di 137 lavoratori.
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