Ddl carcasse animali, ok da commissione sanità siciliana
Il disegno di legge affida all’Aras, l’Associazione regionale allevatori della Sicilia, le attività di raccolta ed eliminazione
PALERMO - La sesta Commissione dell’Assemblea regionale siciliana «Servizi sociali e sanitari» ha approvato il disegno di legge sulla gestione della raccolta e l’eliminazione delle carcasse degli animali. La norma, presentata dall’assessore regionale all’Agricoltura, Giovanni La Via, aveva già ottenuto il parere da parte della Commissione «Attività produttive» e adesso andrà in discussione alla Commissione Bilancio per la relativa copertura finanziaria, prima dell’approdo definitivo in Aula.
Il disegno di legge affida all’Aras, l’Associazione regionale allevatori della Sicilia, le attività di raccolta ed eliminazione. La norma modifica alcune parti della legge regionale 3/2005, che aveva stabilito che a curare il servizio dovessero essere consorzi volontari di gestione appositamente costituiti. Una previsione sulla quale la Commissione europea aveva sollevato più di una perplessità sulla compatibilità degli interventi con il regime degli aiuti di Stato.
«Il disegno di legge - spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Giovanni La Via - prosegue il suo iter e sono certo che nel più breve tempo possibile il parlamento potrà approvarlo. Abbiamo modificato la norma adeguandola alle osservazioni fornite dall’Unione europea. In questo modo, da un lato, garantiremo il mantenimento delle necessarie condizioni igienico-sanitarie, dall’altro, potremo fornire agli operatori del settore l’aiuto necessario a scongiurare l’ulteriore crisi del settore zootecnico».
Già nel 2004 Bruxelles ha autorizzato la Valle d’Aosta alla creazione di un sistema per la raccolta e lo smaltimento di animali morti, che prevede che la gestione del regime di aiuto venga affidata all’Arev, omologa dell’Aras per quella regione. L’Aras è un ente privato a partecipazione regionale che espleta una serie di attività connesse con la pratica zootecnica. Con la nuova norma, l’Associazione si occuperà di operare un raccordo continuo e capillare tra gli allevatori e i soggetti che provvederanno alla raccolta delle carcasse - individuati tramite procedura di gara ad evidenza pubblica - per garantire lo smaltimento in tutto la regione secondo la normativa vigente in materia di materiali specifici a rischio.
«Non appena l’Assemblea regionale darà il via libera al disegno di legge e da Bruxelles arriverà il placet - conclude l’assessore - potremo avviare le operazioni su tutto il territorio regionale, attivando il milione di euro già previsto per i prossimi 3 anni».
I finanziamenti erogati saranno interamente trasferiti agli allevatori sotto forma di rimborso parziale dei costi effettivamente sostenuti per la rimozione e la distruzione delle carcasse degli animali.