19 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Preoccupazione della Femca Cisl

Ennesima spoliazione ai danni della Valbasento

Probabile delocalizzazione della Plastic Components (ex Ergom), azienda fornitrice di componentistica per il gruppo Fiat, nei dintorni della Sata

«Spostare la ex Ergom da Pisticci a Melfi significherebbe impoverire, se non addirittura distruggere, quel poco che resta della Valbasento». Gerardo Casaletto, leader regionale della Femca Cisl non nasconde le sue perplessità dinanzi alla probabile delocalizzazione della Plastic Components (ex Ergom), azienda fornitrice di componentistica per il gruppo Fiat, nei dintorni della Sata.

«Se quel si dice e si pensa a proposito della ex Ergom dovesse risultare vero, dovremo scrivere la parola fine alla tormentata e fallimentare storia industriale della Valbasento. Ora siamo ancora alle indiscrezioni, ma l'atteggiamento contraddittorio dell'azienda, che nega la volontà di chiudere lo stabilimento di Pisticci, salvo poi indurre i lavoratori a scegliere la trasferta, non lascia presagire nulla di buono. Il trasferimento della ex Ergom a Melfi non è esente da costi economici e sociali pesanti - fa notare Casaletto - perché priverebbe la Valbasento di un altro insediamento produttivo e costringerebbe le maestranze a spostamenti giornalieri di oltre 250 chilometri».

In attesa dell'incontro con la dirigenza della Plastic Components, fissata per maggio, Casaletto chiama in causa la Regione Basilicata. «È urgente che il massimo ente regionale convochi azienda e sindacati ed esca fuori dal rigido e lungo inverno con propositi e misure indirizzate alla salvaguardia delle ormai poche realtà produttive ancora presenti in Valbasento, fermando un'emorragia industriale che rischia di penalizzare le poche aziende ancora presenti nella zona».