26 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Settore tessile

Borghi su tavolo tecnico con Ministro Scajola

«Indispensabile l’adozione da parte del Governo di misure di sostegno al settore e di stimolo alla domanda interna»

«Il calo dei consumi da tempo affligge il settore dell’abbigliamento al cui interno sono particolarmente colpite le imprese al dettaglio che, nel 2008, hanno registrato un calo della domanda pari al 9%. Oltre a questo va segnalato come le politiche di contenimento dei prezzi praticate dalle imprese, se da un lato mantengono l’inflazione settoriale ampiamente al di sotto dell’indice generale – 2,2% contro il 3,3% nella media del 2008 - dall’altro determinano una riduzione dei propri margini; ma soprattutto queste stesse imprese risultano penalizzate dall’attività dei factory outlet la cui evoluzione, di fatto, altera la normale concorrenza sul mercato rendendo quindi necessaria una migliore disciplina della materia.

Per questo riteniamo indispensabile l’adozione da parte del Governo di misure di sostegno al settore e di stimolo alla domanda interna»: così Renato Borghi, Presidente di Federmoditalia-Confcommercio, in riferimento al tavolo tecnico su tessile e abbigliamento tenutosi oggi alla presenza del Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola.

«Al Ministro Scajola – prosegue Borghi – abbiamo presentato un documento di proposte finalizzate proprio a limitare gli effetti della crisi economica in atto sul settore del tessile/abbigliamento. Chiediamo, in particolare, un migliore accesso al credito e il sostegno alla stabilità finanziaria delle imprese da parte del sistema bancario, auspicando quindi un virtuoso funzionamento del meccanismo dei «Tremonti bond»; l’eliminazione della commissione di massimo scoperto, particolarmente penalizzante per le imprese del settore che si trovano spesso in una condizione di squilibrio finanziario dovuto alla non coincidenza tra le scadenze di pagamento ai fornitori e le entrate effettive da ricavi; la riproposizione dell’ipotesi di detassazione, almeno parziale, delle tredicesime; la deducibilità fiscale per le spese di abbigliamento destinate all’infanzia attraverso lo «scontrino parlante», come avviene per i farmaci; l’estensione ai prodotti tessili per l’arredamento della casa della detassazione delle spese sostenute per lavori di ristrutturazione».

Tra le altre proposte contenute nel documento di Federmoditalia-Confcommercio: incentivi agli investimenti, l’effettiva disponibilità delle risorse stanziate sul Fondo Centrale di Garanzia per le Pmi; la revisione delle norme in materia di locazioni commerciali; il proseguimento di tutte le iniziative volte a rafforzare la lotta alla contraffazione e all’abusivismo.