26 aprile 2024
Aggiornato 00:30
In caduta libera i prezzi sui campi e per i redditi è sempre discesa

Le imprese agricole soffocano sotto il peso asfissiante dei costi

Nel sit-in a Roma, in piazza Montecitorio, la Cia denuncia una vera e propria emergenza che rischia di mettere fuori mercato moltissime aziende

I costi delle imprese agricole ormai alle stelle. Tra mezzi di produzione (concimi, mangimi, sementi, antiparassitari, gasolio), oneri contributivi e burocratici, siamo in presenza di un peso insostenibile. Negli ultimi dieci anni, dal 1999 al 2008, abbiamo assistito ad aumenti che superano abbondantemente il 300 per cento. Mentre, in ambito Ue, i produttori agricoli italiani hanno registrato la flessione più accentuata sotto il profilo reddituale: meno 16,5 per cento.

Difficoltà che si vanno ad aggiungere ad una caduta libera dei prezzi sui campi che nello scorso hanno avuto un calo del 13,6 per cento rispetto al 2007. E’ quanto denunciato dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori in occasione del sit-in a Roma, davanti alla Camera dei deputati, nell’ambito della mobilitazione che in questi giorni si sta sviluppando nell’intero territorio nazionale.

Dal 1999 -rileva la Cia- è stato un crollo verticale per i redditi italiani che, nonostante la crescita del 2008, hanno avuto le flessioni più accentuate nell’Unione europea. Nel 2007 la discesa era stata pari al 10,4 per cento del 2005 e al 3,4 per cento del 2006.

Ben diverso -sottolinea la Cia- l’andamento reddituale agricolo in Germania, dove negli ultimi dieci anni si è avuto un incremento di circa il 30 per cento. Cifra raggiunta anche nel Regno Unito. Meno accentuata la crescita in Francia (più 4,6 per cento) e in Spagna (più 5,2 per cento).

Costi di produzione - A rendere più fosco lo scenario per gli agricoltori italiani sono stati -sostiene la Cia- i riflessi negativi dei costi produttivi (concimi in testa) e dagli oneri sociali. Costi che oggi incidono nella gestione aziendale agricola, in media, tra il 60 e l’85 per cento. Solo nello scorso anno l’incremento è stato del 10,6 per cento rispetto al 2007. I rincari hanno coinvolto tutti i fattori della produzione agricola. Si hanno aumenti stellari per i concimi, con un più 62,5 per cento, per il gasolio (più 12 per cento), per l’energia elettrica (più 17,6 per cento), per le sementi (più 3 per cento), per gli antiparassitari (più 3,2 per cento).

Oneri previdenziali - Non solo. A questi aumenti, che negli ultimi anni hanno frenato l’attività imprenditoriale con un crescendo impressionate, si sono aggiunti -nota la Cia- anche gli oneri previdenziali (in poco meno di due anni sono cresciuti del 25,7 per cento) e quelli di carattere burocratico. Oneri pesanti che si traducono in forte ostacolo alla crescita economica delle imprese, con incidenza negativa notevole sull’occupazione e la competitività.