28 agosto 2025
Aggiornato 09:00
Accordo sul nucleare Italia-Francia: il punto di vista della CGIL

Nucleare, Solari (Cgil): dare priorità a indicazioni europee

“Nessuna preclusione ma no a improvvisazione”

Roma – «Le priorità sono quelle indicate dall’Europa e non il ritorno improvvisato ed acritico all’atomo». E’ quanto sostiene il segretario confederale della Cgil, Fabrizio Solari, dopo gli accordi italo francesi sul nucleare.

«Non abbiamo indistinte preclusioni ideologiche verso l’energia nucleare - aggiunge il dirigente sindacale - ma l’Italia non può continuare ad avere una politica energetica basata sull’improvvisazione: è indispensabile pianificare produzione ed efficienza». Motivi per cui, precisa Solari, «la ricerca deve assolutamente andare avanti e al mondo scientifico bisogna garantire autonomia e finanziamenti e non tagli di bilancio».

Previsioni grossolane - «Sostenere oggi, come fa il governo, che con la costruzione di quattro centrali elettronucleari si risolverebbero i problemi energetici nel nostro paese, è una grossolana previsione», osserva Solari che ricorda gli impegni assunti dall’Italia in sede europea: «L’Europa - dice - ci impegna tutti nel risparmio energetico, nell’uso delle fonti rinnovabili e nella massiccia riduzione dei gas inquinanti, tutto deve realizzarsi entro il 2020, e per quella data non ci saranno centrali atomiche in funzione in Italia e saremo chiamati a pagare miliardi di Euro per mancato rispetto degli impegni sottoscritti». Per questo, conclude Solari, «crediamo che le priorità siano quelle indicate dall’Europa e non il ritorno improvvisato ed acritico all’atomo».