Fim Cisl: sbagliata la scelta di dividere i lavoratori
Ora, per fronteggiare la crisi, riaprire un confronto unitario
«Con lo sciopero di oggi, per l'ennesima volta, la Fiom ha scelto di dividere i lavoratori metalmeccanici». Questo il commento di Giuseppe Farina, segretario generale della Fim Cisl.
«La giornata di protesta ha visto una bassa e in molti casi nulla partecipazione dei lavoratori. Nelle piccole imprese e al Centro Sud sostanzialmente non è riuscito, nelle grandi imprese la partecipazione è stata nella maggior parte dei casi modesta. Solo in alcune grandi imprese e in alcuni territori lo sciopero ha superato il 20%».
Divisioni nel sindacato - «Il fatto che una gran parte degli stessi iscritti alla Fiom non abbia scioperato è il segno più evidente che gli scioperi in solitudine non sono condivisi dai lavoratori e creano solo dannose divisioni nel sindacato.
«Abbiamo sempre grande rispetto per i lavoratori che scioperano, ma pensiamo anche che i sacrifichi che gli vengono chiesti debbano unire e dare più forza all'azione sindacale. Questo sciopero, tra l'altro, ha visto un'alleanza improbabile con i lavoratori pubblici, i cui dipendenti, per loro fortuna, non rischiano il posto di lavoro, come invece sta avvenendo per quelli del settore privato».
Riprendere il confronto - «Ci auguriamo che i deludenti risultati convincano la Fiom ad abbandonare una deriva di iniziative solitarie e si possa riprendere in categoria un confronto per fronteggiare la grave crisi occupazionale e produttiva del settore».
«La divisione dei lavoratori e gli scioperi solitari rischiano di non condizionare in nessun modo l'azione del Governo, bisogna invece spingerlo ad assumere iniziative più forti a tutela dell'occupazione e della ripresa produttiva».
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