18 aprile 2024
Aggiornato 22:30
Aree industriali a rischio collasso

L'Asi non paga i creditori

Le società lamentano difficoltà finanziarie legate al mancato pagamento delle competenze arretrate da parte del consorzio industriale, pari a quasi 5 milioni di euro

POTENZA - Lavoro a rischio per un centinaio di dipendenti dell'Argaip, l'azienda che gestisce la aree industriali del potentino per conto dell'Asi, e della capogruppo Giuzio che ha in gestione il depuratore della città di Potenza. Le società lamentano difficoltà finanziarie legate al mancato pagamento delle competenze arretrate da parte del consorzio industriale, pari a quasi 5 milioni di euro, e minacciano entro dieci giorni di ricorrere al blocco delle attività con gravi ripercussioni sulle aziende e sui lavoratori e possibili rischi sull'ambiente.

Sulla vicenda intervengono Cgil, Cisl e Uil che attribuiscono alla Regione e alla gestione dell'ente consortile precise responsabilità per la situazione che si è venuta a determinare. Alla Regione i sindacati imputano la mancata approvazione della riforma dei consorzi industriali, più volte annunciata, ma mai portata a termine. Per il sindacato è paradossale che a pagare per la cattiva gestione del consorzio siano i lavoratori e non chi riveste funzioni politiche e amministrative.

Necessario nuovo piano industriale - Cgil, Cisl e Uil sollecitano il commissario dell'Asi a presentare un nuovo piano industriale che possa essere credibile al fine della concessione di crediti finanziari da parte del sistema bancario, piano che dovrà puntare alla qualità dei servizi, alla salvaguardia dei livelli occupazionali e al pagamento dei creditori. Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto un incontro al presidente della giunta regionale Vito De Filippo affinché intervenga per evitare che al disastro della crisi produttiva si aggiunga il dissesto dei servizi industriali, soprattutto in questa fase già critica per il tessuto economico provinciale.