29 aprile 2024
Aggiornato 17:00
Sicurezza sul lavoro in edilizia

Protocollo Inas-Filca, tutela per oltre 292.000 lavoratori del settore

Dato shock: considerando anche i decessi per tumori di natura professionale i morti sul lavoro sarebbero non 1.200 ma oltre 10.000 l'anno

Presentato oggi a Roma l'accordo sulle malattie professionali sottoscritto dal patronato della Cisl e dal sindacato dell'edilizia: visite mediche gratuite per i lavoratori, opuscoli in più lingue, camper attrezzati, conferenze e seminari.
Dato shock: considerando anche i decessi per tumori di natura professionale i morti sul lavoro sarebbero non 1.200 ma oltre 10.000 l'anno.

Tutela globale del lavoratore! È questo il motto di Inas, l'Istituto Nazionale di Assistenza Sociale della Cisl, e Filca, il sindacato cislino degli edili. Oggi a Roma Inas e Filca, nel corso del convegno «Tutela globale dei lavoratori e nuove forme di prevenzione delle malattie di origine professionale» hanno presentato un accordo d'intesa che prevede attività di informazione, prevenzione e tutela per gli oltre 292.000 soci della Filca.

«Si tratta di un ottimo esempio di sinergia - ha detto Nino Sorgi, presidente dell'Inas - per creare una cultura che contrasti efficacemente incidenti e malattie professionali. I lavoratori devono poter accedere a strumenti che insegnino loro, realmente, che cosa è la prevenzione. In quest'ottica è necessario ragionare in termini di interventi mirati per i singoli settori operativi e la collaborazione con le categorie è fondamentale poiché queste, meglio di chiunque altro, conoscono il lavoro svolto in specifici ambiti, i rischi professionali e le patologie connessi».
Il segretario confederale della Cisl, Renzo Bellini, ha insistito sul concetto di etica della responsabilità condivisa: «Oggi - ha detto - prevale la logica del profitto esasperato, della competizione senza regole, della responsabilità personale e collettiva delle persone, della sottovalutazione del rischio. Gli individui sono utilizzati come un qualsiasi altro strumento tecnico all'interno del ciclo produttivo».

Per Domenico Pesenti, segretario generale della Filca-Cisl, «il protocollo introduce un nuovo, efficace percorso di tutela preventiva delle malattie professionali. Il settore edile, infatti, è caratterizzato non solo da un alto numero di infortuni accidentali, molto spesso mortali, ma anche dall'insorgere di patologie dovute all'utilizzo di determinate materie, alla ripetitività, alla fatica ed allo sforzo esercitati nel lavoro dei cantieri. Nei settori che seguiamo, e cioè costruzioni, legno, cemento, lapidei, laterizi e manufatti, si verifica una vittima sul lavoro ogni 6.183 addetti; nei settori industria e commercio è una ogni 15.462».
Alberto Cicinelli, Direttore generale dell'Inail, si è appellato alla classe medica: «In Italia si verificano 250mila tumori all'anno, ma i tumori denunciati a fini risarcitori, per esempio nel 2006, sono stati soltanto 1.860, dei quali l'istituto ne riconosce in media poco più del 54%. Mi appello a tutti i medici: oltre alle domande di rito, come quelle sullo stile di vita, sarebbe utilissimo chiedere ai pazienti anche il tipo di lavoro e l'ambiente nel quale operano o hanno operato. In questo modo i dati sugli infortuni non costituirebbero soltanto una mappa dei danni, ma indicherebbero l'incrocio del dato numerico con l'analisi della tipologia degli infortuni, in modo da permetterci di strutturare interventi di prevenzione».

Nel corso dell'iniziativa sono stati diffusi dati clamorosi sulle morti sul lavoro. «I dati mortali in Italia - ha dichiarato Roberto Chelucci, esperto dell'Inas - parlano di circa 1200 decessi all'anno: ma non è così, è una percezione sbagliata. Quando si parla di morti sul lavoro dobbiamo tener conto di una situazione più grave e che riguarda i tumori di origine professionale, che sono circa il 5% del totale. Se nel 2006 (dati Istat) in Italia le morti di tumore sono state 172.000, il 5% è pari a 8.600! Quindi il totale delle morti per lavoro sarebbe pari a 10.000 vittime, un dato impressionante: oltre 27 persone al giorno, 820 al mese. È più di una guerra, è una strage».
Ai lavori sono intervenuti anche i segretari nazionali della Filca Paolo Acciai e Franco Turri, la dottoressa Annamaria De Padova, consulente medico-legale dell'Inas, che ha presentato il volume «Tumori professionali - Norme e tutele» (Edizioni Lavoro) e Umberto Iacono dell'Ispesl (Istituto superiore di prevenzione e sicurezza sul lavoro).