Forlì: chiude Micromeccanica, presidio delle maestranze
40 dipendenti lasciati senza lavoro hanno iniziato lunedì un presidio permanente davanti ai cancelli della fabbrica chiusa
A fronte della chiusura, senza alcun preavviso ai lavoratori ed ai sindacati, dell'azienda metalmeccanica Micromeccanica di Forlì, i 40 dipendenti lasciati senza lavoro hanno iniziato lunedì un presidio permanente davanti ai cancelli della fabbrica chiusa.
Organizzati dai sindacati di categoria Fiom Fim Uilm, con questa iniziativa i lavoratori di Micromeccanica hanno iniziato la protesta per l'improvvisa chiusura della fabbrica forlivese. I quaranta i dipendenti si sono trovati, dall'oggi al domani, senza lavoro.
Ritornati da un lungo periodo di chiusura dell'azienda per ferie, infatti, i dipendenti della Micromeccanica hanno trovato i cancelli sbarrati e ricevuto le lettere che annunciavano la decisione della proprietaria di cessare l'attività. Nel contempo anche i sindacati dei metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil hanno ricevuto la formale comunicazione di apertura della procedura di mobilità.
Da qui l'immediata risposta: presidio permanente dei lavoratori e la richiesta dei sindacati alla proprietà di ritirare la procedura di mobilità ed avviare il tavolo di trattativa sul futuro dell'azienda.
«Nei prossimi giorni proseguirà il presidio dei lavoratori e saranno messe in campo tutte le iniziative per sensibilizzare l'opinione pubblica e premere nei confronti della proprietà perché receda dalla decisione di chiudere la fabbrica«- annunciano Claudio Valentini (Fim-Cisl), Paride Amanti (Fiom-Cgil) ed Enrico Imolesi (Uil-Uilm).
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