19 aprile 2024
Aggiornato 23:00
Enoteca regionale

Crotone: una sede per l'enoteca regionale della Calabria

Roberto Salerno: «La sede naturale per l’enoteca regionale è Cirò, perché Cirò vanta un diritto che affonda le radici nella storia, nella qualità e nei numeri delle produzioni vitivinicole»

Il Presidente della Camera di Commercio di Crotone ritorna sulla questione della localizzazione dell’enoteca regionale, a seguito di dichiarazioni apprese dagli organi di informazione.
«Da Lamezia si levano paradossali accuse di campanilismo, quando la situazione è chiara – afferma Fortunato Roberto Salerno - la sede naturale per l’enoteca regionale è Cirò, perché Cirò vanta un diritto che affonda le radici nella storia, nella qualità e nei numeri delle produzioni vitivinicole».

«Il 64,7% delle superfici vitate iscritte presso gli Enti camerali calabresi (1.604,95 ettari) ricadono della provincia di Crotone (64,4% nella sola zona del Cirò); mentre l’83,4% sul totale della produzione calabrese (6.0476 quintali) deriva dalla produzione di vini Cirò, Melissa e Sant’Anna (Ultimo dato disponibile – vendemmia 2006) – prosegue Salerno – La fama dei vini Cirò va oltre qualsiasi confine non solo locale e regionale, bensì nazionale. A che servirebbero i localismi quando un nome così prestigioso parla da solo sui mercati esteri? Da noi si sono svolte iniziative di promozione di rilievo internazionale: basti pensare soltanto alle ultime: Vincalabria, che ha visto la presenza delle principali testate giornalistiche specializzate, ed il Week end del Cirò, il Seminario nazionale che l’Organizzazione nazionale degli assaggiatori vinicoli ha voluto tenere a Crotone e che ha visto la presenza di qualificati assaggiatori provenienti da tutt’Italia».

«I riflettori dei clienti e degli specialisti del settore è naturalmente proiettato verso l’area crotonese ed in particolare cirotana. Il vino Cirò, col suo gusto, col suo profumo, con i suoi colori, con la sua storia, parla nel mondo e parla non di Crotone ma della Calabria intera. E’ giusto che un testimonial così importante sia riconosciuto ufficialmente e valorizzato dalle istituzioni regionali».