«Occorre certificare l’origine delle materie prime dei prodotti alimentari italiani»
Dichiarazioni del Segretario nazionale della Flai-Cgil Antonio Mattioli
«L’introduzione nel Libro verde europeo sulla qualità dell’obbligo della certificazione della provenienza della materia prima diventa strategica se si vuole sostenere la competizione a livello globale, qualificare il lavoro e garantire il consumatore.
Rappresenta, infatti, l’unico modo per consegnare alla filiera agro-alimentare italiana un’opportunità di crescita e di sviluppo che garantisca sia il lavoro che il prodotto.
In questo senso l’azione svolta dell’Assessore regionale dell’Emilia Romagna Rabboni – che ha sollecitato direttamente la Commissione europea affinché la norma sulla certificazione delle materie prime sia inserita a pieno titolo nel Libro verde - non può e non deve restare isolata ma deve diventare patrimonio di tutti i soggetti operanti nell’agro-alimentare, compreso il ministero delle Politiche Agricole e Forestali.
Investire sulla qualità dei prodotti, alienare chi introduce nel ciclo produttivo e di trasformazione materia prima di dubbia provenienza, prevenire attraverso la certificazione obbligatoria frodi e speculazioni che si scaricano sul lavoro e sul consumo, è una questione di vitale importanza per l’intero comparto».
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