«Restano irrisolti i problemi agricoli. Misure del tutto insufficienti»
Solo briciole per l’agricoltura. Imprese oberate da alti costi produttivi, gravosi oneri sociali e da prezzi sui campi in caduta libera
Praticamente briciole per l’agricoltura. Così la Cia -Confederazione italiana agricoltori giudica i provvedimenti contenuti nel decreto, approvato dal Senato, che reca misure urgenti per il rilancio competitivo del settore agro-alimentare.
La proroga al 31 marzo 2009 degli sgravi contributivi per le aziende agricole nelle zone di montagna e svantaggiate e lo stanziamento di 65 milioni nel 2008 del Fondo di solidarietà sono -afferma la Cia- la classica goccia nel deserto, in particolare per la grave crisi in cui versa il settore e l’economia nazionale. I problemi dell’agricoltura non hanno ricevuto risposte concrete, soprattutto sul fronte di una riduzione degli alti costi produttivi e dei gravosi oneri sociali.
Le misure sono, quindi, totalmente insufficienti e per le aziende agricole -rileva la Cia- si prospetta un futuro molto difficile e con il rischio di un ulteriore aggravamento di una situazione già alquanto complessa.
Per tale ragione -avverte la Cia- la mobilitazione, che nelle scorse settimane si è sviluppata in tutto il Paese, continuerà e si farà ancora più incisiva al fine di sensibilizzare l’attenzione sul mondo agricolo italiano che non può continuare ad operare tra ostacoli, alti costi e prezzi sui campi in forte caduta libera.
- 02/11/2018 Conte a Tunisi e i 165 mln per progetti di cooperazione con la Tunisia che non piacciono agli agricoltori italiani
- 02/11/2018 Terra gratis al terzo figlio, come funziona (e perché è diversa da quella del governo Renzi e Gentiloni)
- 23/10/2017 Glifosato, domani il voto deciso all'Europarlamento. La Coalizione manda una lettera ai parlamentare italiani
- 16/10/2017 Agli agricoltori italiani solo 15 centesimi su 100: così fanno la fame grazie ai «poteri forti»