Automobili barbariche e Silvio-Nerone
Il Circo Massimo questa mattina è stato invaso dai “nuovi barbari del clima” alla guida di tre automobili tedesche (Mercedes Benz, BMW e Volkswagen) e, a fargli strada, un Berlusconi nei panni di “un nuovo Nerone”
Il Circo Massimo questa mattina è stato invaso dai «nuovi barbari del clima» alla guida di tre automobili tedesche (Mercedes Benz, BMW e Volkswagen) e, a fargli strada, un Berlusconi nei panni di «un nuovo Nerone». Attivisti di Greenpeace, nelle vesti di cittadini del popolo romano, hanno sbarrato la strada al convoglio degli invasori, srotolando due striscioni: «QUO VADIS, BERLUSCONI?» e «VADE RETRO CO2! INQUINATORES NON PREVALEBUNT». («Dove vai Berlusconi?». «Vai indietro CO2. Gli inquinatori non prevarranno»).
Il Circo Massimo è proprio il luogo dal quale, nel 64 dC, si propagò l’incendio che distrusse Roma mentre Nerone restava a guardare.
È questo il modo che Greenpeace ha scelto per protestare contro il Governo Berlusconi, che affianca le case automobilistiche tedesche nell’indebolire il primo regolamento europeo per la riduzione delle emissioni di CO2. Il Governo ha minacciato di bloccare l’intero «pacchetto energia e clima», di cui il regolamento è parte integrante. Il Consiglio dell’Unione Europea sta discutendo la proposta di regolamento con il Parlamento Europeo, da votare il 17 Dicembre.
Le case automobilistiche europee, guidate da quelle tedesche, hanno fatto enormi pressioni per indebolire decisamente gli obiettivi di riduzione. Se le loro richieste venissero accolte, sarebbe loro consentito addirittura di incrementare le loro emissioni ad oltre 160 g/km entro il 2012. Nel 2015, le emissioni medie potrebbero essere ancora pari a 139 g/km, che non è altro che una riduzione del 2% rispetto ai trend attuali.
Il Governo Berlusconi, con il supporto di Germania, Francia e Gran Bretagna, sta tentando di rendere la legge completamente inefficace riducendo le sanzioni ad un livello che permetterebbe alle case automobilistiche di ignorare interamente il regolamento.
«È inaccettabile la pressione delle case automobilistiche tedesche e la posizione del Governo Berlusconi che chiede all’Europa la riduzione delle sanzioni per chi inquina- denuncia Andrea Lepore, responsabile della Campagna Trasporti e Clima di Greenpeace- Se le loro richieste venissero accolte il regolamento europeo sarebbe del tutto inefficace e sarebbe lasciata strada libera alle automobili a maggiore impatto ambientale. L’Italia deve invece puntare sull’efficienza nei consumi, valorizzando il vero vantaggio competitivo dell’industria automobilistica nazionale e ponendosi come esempio nella produzione di veicoli a basso impatto ambientale».