5 maggio 2024
Aggiornato 09:30
CIA: «Bene per il latte. Profonda delusione per il tabacco»

«UE: un accordo positivo, ma restano aperti alcuni problemi»

Il presidente della Cia Giuseppe Politi commenta l’intesa europea sull’”health check” della Politica agricola comune. Un passo avanti per garantire le risorse all’agricoltura

«Un accordo sostanzialmente positivo, ma rimangono aperti alcuni problemi. Bene per il latte. Profonda delusione per il tabacco». Così si è espresso il presidente nazionale della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi in merito alla conclusione del negoziato comunitario dell’»health check» della Politica agricola comune.

«L’intesa -sottolinea Politi- lascia alcune zone d’ombra che richiedono approfondimenti e chiarimenti. Nel complesso, però, rappresenta un primo passo avanti per garantire le risorse all’agricoltura dopo il 2013. Ora, tuttavia, il confronto si sposta ai ministri finanziari dell’Ue che sono chiamati a decidere sul bilancio comunitario per il 2009. In questa occasione il governo italiano dovrà sviluppare il massimo impegno per evitare che ci siano ulteriori riflessi negativi per il nostro mondo agricolo che già vive una fase di grande difficoltà».

Per quanto riguarda il latte, «l’accordo -evidenzia il presidente della Cia- è positivo, poiché l’aumento per il nostro Paese scatta immediatamente e risponde alle esigenze degli agricoltori. Chiediamo, però, che si apra subito un Tavolo di confronto per definire in maniera equa ed organica l’assegnazione di questo aumento. Ovviamente, bisogna tenere nel debito conto tutti quei produttori che sono stati nella legalità e hanno rispettato le regole. Questo è per noi un punto irrinunciabile».

«Per il tabacco -continua Politi- c’è stata, invece, grande delusione. Le stesse indicazioni che sono venute dal Parlamento europeo sono cadute nel vuoto. Adesso, proprio per scongiurare gravi contraccolpi per le imprese del settore, è assolutamente necessario individuare da subito le modalità di utilizzo delle risorse per lo sviluppo rurale nelle regioni vocate alla coltivazione tabacchicola».

«Una cosa, comunque, deve essere certa: le risorse destinate alle nuove sfide dell’Ue (cambiamenti climatici, energie rinnovabili, gestione dell’acqua, biodiversità) devono essere prioritariamente indirizzate -sostiene il presidente della Cia- al sistema delle imprese agricole».
«Un giudizio più complessivo su tutta l’intesa -conclude Politi- verrà formulato dalla nostra Confederazione dopo un’attenta e accurata analisi delle singole parti».