19 aprile 2024
Aggiornato 16:00
Il Mediterraneo rappresenta un’importante realtà produttiva e di consumo

Dal Mediterraneo una spinta competitiva per l’agricoltura europea

Il presidente della Cia Giuseppe Politi, in qualità di vicepresidente del Copa, interviene a Malta alla Conferenza internazionale sugli effetti delle politiche agricole Ue

«Il Mediterraneo rappresenta un’importante realtà produttiva e di consumo. Per questa ragione dobbiamo rafforzare la tipicità e la differenziazione qualitativa dei prodotti mediterranei sviluppando un’identità geografica di quest’area. Un suo sviluppo costituirebbe una rinnovata spinta competitiva per l’agricoltura europea». E’ quanto sostenuto dal presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi nel suo intervento, in qualità di vicepresidente del Copa (Comitato delle organizzazioni agricole europee), alla Conferenza internazionale sulle Politiche agricole che si è svolta nei giorni scorsi a Victoria, nell’Isola di Gozo (Malta).

Politi, che ha affrontato il tema «Produzioni di qualità per un’agricoltura sostenibile nel Mediterraneo», ha affermato che occorre adottare strategie e azioni «che permettano di favorire l’identificazione commerciale delle produzioni di qualità, con standard igienico- sanitari comuni, immaginando il Mediterraneo come zona produttiva aperta sui nuovi mercati orientali».

Commentando i risultati incoraggianti provenienti dalla Conferenza ministeriale di Marsiglia sul «Processo di Barcellona: Unione per il Mediterraneo» dello scorso 3 e 4 novembre, il presidente della Cia ha sottolineato che «Il futuro della pace nel Mediterraneo è legato allo sviluppo economico e l’agricoltura può esserne protagonista».
«D’altra parte, riteniamo -e non siamo certo i soli- che Il Bacino del Mediterraneo -ha aggiunto Politi- rimane uno snodo essenziale per costruire la pace e lo sviluppo. Nel Mediterraneo l’incontro di popoli, culture ed etnie è antichissimo. Il patrimonio artistico, culturale, religioso non deve, però, trasmettere la sensazione che parlare di Mediterraneo significa rivolgersi al passato, immergersi in un mondo scomparso, che ormai non ha più nulla da dire. Bisogna, invece, guardare al Mediterraneo in un’ottica nuova, moderna. Esso è tornato ad essere crocevia del mondo, punto nevralgico per il progresso. Un’area alla quale un settore come l’agricoltura non può che rivolgersi con grande attenzione, in quanto rappresenta l’elemento in grado di coagulare e rafforzare la cooperazione fra i vari paesi».

Alla Conferenza hanno partecipato il ministro per le Risorse e gli Affari Rurali maltese, on. George Pullicino e numerosi rappresentanti del settore provenienti da tutta Europa. Per il ministro Pullicino, che ha salutato positivamente il contributo della Cia e di altre organizzazioni europee al processo di rafforzamento delle politiche agricole a Malta, garantire un aumento delle risorse disponibili in Europa per lo sviluppo rurale e il rafforzamento delle imprese, è una necessità. «Ogni investimento sull’agricoltura è un contributo alla sfida per la sostenibilità ambientale», ha affermato Pullicino.

Sia il presidente Politi che il ministro Pullicino si sono trovati d’accordo sul fatto che le politiche agricole devono creare nuovi strumenti per favorire i giovani e, quindi, la competitività dell’agricoltura e la sostenibilità dell’ambiente in Europa.
Sono intervenuti, inoltre, alla Conferenza organizzata dalla OP Gozitano, l’on. Giovanna Debono, ministro per Gozo, l’on. Chris Said, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, e Christopher Ciantar, segretario Permanente del ministero delle Risorse e Affari Rurali.