26 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Confagricoltura sulla dinamica dei prezzi al consumo

«Prezzi in via di decelerazione, non per gli alimentari»

«Restano ancora elevati per gli alimentari nonostante la marcata flessione di quelli all’origine»

La dinamica dei prezzi è in via di decelerazione: lo conferma l’indice nazionale Istat dei prezzi al consumo, passato, su base annua, da + 3,8% di settembre a + 3,5 di ottobre. Un rallentamento si è verificato anche nel capitolo di spesa alimentare, con un incremento di +5,2% a fronte di +5,8% di settembre. Nonostante la decelerazione – sottolinea Confagricoltura - la dinamica dei prezzi del comparto alimentare si mantiene su livelli ancora troppo elevati, comprimendo la domanda dei consumatori.

Confagricoltura pone in evidenza come la crescita del pane è risultata ad ottobre del 6,0%, rispetto ad ottobre 2007, mentre la pasta di semola di grano duro è aumentata, nello stesso periodo, del 31,6 %. Aumenti si registrano anche per le carni (+3,3%) e, soprattutto per latte, formaggi ed uova (+ 6,8 %).

All’origine, viceversa - rimarca Confagricoltura - i prezzi dei prodotti agricoli hanno presentato una flessione, tra ottobre 2008 ed ottobre 2007, del 6,8% (Indice Ismea): assai più marcata è stata la diminuzione per il frumento tenero (-32,7%), il frumento duro (-39,8%), l’olio di oliva (-13,5%), il vino (-12%) e la carne di pollame (-9,4%).

A mitigare la pesantezza dei mercati agricoli all’origine, si è registrato un aumento delle quotazioni del 3%, tra settembre ed ottobre del corrente anno, non sufficiente - ad avviso di Confagricoltura - a colmare la flessione tendenziale, né i cali congiunturali degli ultimi mesi: -2,5% settembre/agosto; -2,8% agosto/luglio; -6,5% luglio/giugno.

Le anticipazioni per il corrente mese di novembre, confermano – rileva l’Organizzazione degli imprenditori agricoli - la criticità degli andamenti dei prezzi all’origine dei mercati agricoli soprattutto per i cereali, il vino, la carne ed i lattiero–caseari, mentre aumentano i costi di produzione (+9% a settembre 2008 su settembre 2007) e mancano gli interventi in tema di previdenza, fisco, assicurazioni, credito, semplificazione burocratica, energia.