2 maggio 2024
Aggiornato 09:00
Le norme sulle dimensioni e la forma degli ortofrutticoli appartengono ormai al passato

Tornano sui banchi degli ortolani i cetrioli storti

La Commissione autorizza la vendita di frutta e ortaggi fuori norma

Le norme sulle dimensioni e la forma degli ortofrutticoli appartengono ormai al passato: oggi gli Stati membri dell'Unione europea hanno votato le proposte della Commissione che abrogano le norme specifiche di commercializzazione di ventisei tipi di frutta e ortaggi. L'iniziativa della Commissione di eliminare queste norme costituisce un elemento portante dei suoi sforzi di razionalizzazione e semplificazione della normativa UE e di snellimento di inutili formalità burocratiche. Per dieci tipi di frutta e verdura, fra cui mele, fragole e pomodori, le norme di commercializzazione restano in vigore. Ma anche per questi dieci prodotti ortofrutticoli gli Stati membri potranno per la prima volta autorizzare i negozi a vendere prodotti fuori norma purché siano etichettati in modo da distinguerli dai prodotti delle categorie extra, I e II. In altre parole, la nuova normativa conferisce alle autorità nazionali la facoltà di autorizzare la vendita di tutti i prodotti ortofrutticoli, indipendentemente dalla loro forma e dimensione.

«È iniziata una nuova era per i cetrioli storti e le carote nodose» ha dichiarato a questo proposito Mariann Fischer Boel, Commissaria all'agricoltura e allo sviluppo rurale. «È un'iniziativa esemplare per eliminare adempimenti burocratici inutili. Non abbiamo certo bisogno di legiferare su questo tipo di questioni a livello europeo: è molto meglio lasciare quest'incombenza agli operatori del mercato. E nella congiuntura attuale, caratterizzata da prezzi elevati dei prodotti alimentari e da difficoltà economiche generalizzate, è opportuno permettere ai consumatori di scegliere fra la più vasta gamma possibile di prodotti. È assurdo buttar via prodotti perfettamente commestibili semplicemente perché non hanno una forma perfetta».

Durante le trattative svoltesi lo scorso anno sulla riforma dell'organizzazione comune del mercato nel settore dei prodotti ortofrutticoli la Commissione si è impegnata a ridurre la burocrazia inutile eliminando una serie di norme di commercializzazione per determinati frutti e ortaggi. Il voto odierno significa che saranno eliminate le norme di commercializzazione per ventisei prodotti: albicocche, carciofi, asparagi, melanzane, avocado, fagioli, cavoli di Bruxelles, carote, cavolfiori, ciliegie, zucchine, cetrioli, funghi coltivati, aglio, nocciole in guscio, cavoli cappucci, porri, meloni, cipolle, piselli, prugne, sedani da coste, spinaci, noci in guscio, cocomeri e cicoria witloof.

Le proposte consentirebbero di mantenere le norme specifiche di commercializzazione per dieci prodotti che rappresentano il 75% del valore degli scambi nell'Unione europea: mele, agrumi, kiwi, lattughe, pesche e pesche noci, pere, fragole, peperoni dolci, uve da tavola e pomodori.

Tuttavia, gli Stati membri possono esentare questi prodotti dall'applicazione delle norme se sono venduti con un'etichettatura appropriata. In pratica ciò significa che le mele fuori norma potranno essere vendute in negozio purché provviste di un'etichetta con la dicitura «prodotto destinato alla trasformazione» o una dicitura equivalente.

La Commissione adotterà ora ufficialmente queste modifiche che, per motivi pratici, entreranno in vigore al 1°luglio 2009.