2 maggio 2024
Aggiornato 08:00
Crisi economica

«Confronto sia trasparente, affidare cabina di regia a Letta»

Il segretario generale dell’Ugl, Renata Polverini, ha convocato questa mattina d’urgenza una riunione della segreteria confederale per valutare l’atteggiamento del governo

Il segretario generale dell’Ugl, Renata Polverini, ha convocato questa mattina d’urgenza una riunione della segreteria confederale per valutare l’atteggiamento del governo in merito alle modalità con cui si sta affrontando la grave crisi economica. Polverini ha informato la segreteria di avere avuto, nella tarda serata di ieri, un colloquio telefonico con il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi.

La segreteria confederale ha stigmatizzato come sino ad ora il governo non abbia aperto un confronto trasparente, e in sede istituzionale, con le parti sociali per individuare le risposte che lavoratori, pensionati e famiglie attendevano già con la legge finanziaria.
«Pensavamo – ha detto Polverini – che la stagione degli incontri riservati fosse terminata con la scorsa legislatura. Nel rapporto tra governo e parti sociali c’è ormai un problema di metodo, che se possibile, viene prima ancora di quello di merito: mentre gli incontri, più o meno ‘riservati’, dimostrano la necessità del dialogo, l’assenza di sedi istituzionali di confronto incrina l’autorevolezza degli interlocutori e la credibilità delle decisioni eventualmente prese».

«Forse, tra le tante ‘cabine di regia’ invocate in questi anni, sarebbe quanto mai opportuno affidarne una al sottosegretario Gianni Letta, per ricucire prima, e coordinare poi un corretto rapporto tra le parti sociali che, pur non vivendo solo di atti formali, resta tuttavia un caposaldo di ogni democrazia, e – conclude - all’interno della quale analizzare le conseguenze immediate e gli impatti futuri di questa crisi per definire, con maggiore chiarezza, quali interventi il governo intende adottare per sostenere i redditi da lavoro e da pensione e le famiglie, risposte che sono urgenti e non possono limitarsi a misure emergenziali».