«Rappresentiamo e tuteliamo l’agricoltura che produce»
Lo ha detto il presidente di Confagricoltura, Federico Vecchioni, cominciando a tirare le fila del serrato dibattito che sta coinvolgendo 250 dirigenti dell’Organizzazione territoriale
«Dalla nostra Conferenza di programma di Padova è emerso il ritratto di un’Organizzazione determinata negli obiettivi: rappresentare e tutelare, in tutte le sedi, l’agricoltura che produce. Un’Organizzazione che vuole continuare ad essere al fianco degli imprenditori come ‘sindacato di Progetto’; che non intende sostituirsi ai produttori, ma vuole individuare opportunità e concretizzare prospettive; che lavora per un futuro in cui gli agricoltori siano protagonisti, e non strumenti nelle mani di chi intende appropriarsi di una parte del loro reddito».
Lo ha detto il presidente di Confagricoltura, Federico Vecchioni, cominciando a tirare le fila del serrato dibattito che sta coinvolgendo 250 dirigenti dell’Organizzazione territoriale.
«Non amo – ha tenuto a sottolineare il presidente Vecchioni – le definizioni di filiera ‘corta’ o ‘lunga’, magari privilegiando la prima perché darebbe maggiori garanzie di freschezza e genuinità. Il problema non è la lunghezza della filiera, ma il suo ‘peso’ e la sua efficienza. Il nostro sforzo è di arrivare ad una filiera ‘leggera’, nel senso che deve essere costruita tra tutti i suoi attori alla pari e con l’obiettivo di un alleggerimento dei costi a beneficio di tutti, compreso il consumatore finale. Confagricoltura vuole costruire un rapporto di filiera forte, che porti i prodotti nella distribuzione organizzata e sui mercati internazionali».
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