19 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Il 14 novembre manifestazioni in cento province

Agricoltura: scatta la mobilitazione Cia

«Subito misure valide per le imprese in grave crisi»

La Confederazione sollecitata una maggiore attenzione verso il settore agricolo. Servono interventi, anche di carattere straordinario, in campo fiscale, contributivo e creditizio per sostenere le aziende e ridurre i pesanti costi di produzione e gli oneri sociali. Più finanziamenti per l’imprenditoria giovanile. Accisa zero sui carburanti per tutte le attività agricole.

Iniziative in tutta Italia dal 10 al 20 novembre prossimi che culmineranno, venerdì 14 novembre, con manifestazioni che si svolgeranno in contemporanea in cento province. Questo il programma della mobilitazione della Cia-Confederazione italiana agricoltori deciso dalla Giunta nazionale a sostegno delle rivendicazioni nei confronti della legge finanziaria per il 2009 e delle misure per sostenere le imprese agricole in questo particolare momento di crisi.

Sarà una mobilitazione totale per sollecitare le necessarie modifiche alla manovra economica, che -afferma la Cia- non fornisce risposte valide agli imprenditori agricoli del nostro Paese che fanno, purtroppo, i conti con insostenibili costi di produzione e pesanti oneri sociali, con prezzi sui campi in caduta libera, con il calo dei consumi e, quindi, con riduzioni di reddito.
Per questo motivo sono in programma anche sit-in davanti alle sedi del Governo e del Parlamento per chiedere una maggiore attenzione verso la nostra agricoltura e apportare quelle modifiche indispensabili per garantire alle imprese del settore gli strumenti per operare adeguatamente su un mercato sempre più complesso e difficile.
La Cia, comunque, non chiede solo correzioni alla finanziaria, ma anche interventi straordinari per dare alle aziende agricole gli strumenti fondamentali per continuare a lavorare. Pertanto, oltre all’interpretazione autentica in materia per i fabbricati rurali ai fini dell’Ici e a maggiori finanziamenti per il piano irriguo e il fondo di solidarietà, viene sottolineata l’esigenza di adottare misure, anche di carattere straordinario, in grado di fronteggiare l’attuale pesante crisi dei mercati che sta provocando pesanti ricadute sull’economia e sull’imprenditoria e, di conseguenza, anche sull’agricoltura.

La contrazione dei consumi e le difficoltà da parte delle imprese di approvvigionarsi al sistema bancario, unitamente ad un aumento dei costi dei fattori produttivi, sta, infatti, determinando -sostiene la Cia- una pesante crisi di liquidità e, dunque, di redditività. Da qui l’urgenza di azioni mirate per il settore agricolo.
La Cia propone, in particolare la fissazione strutturale dell’accisa zero per il gasolio utilizzato un tutte le attività agricole e zootecniche, così come attualmente previsto per le sole coltivazioni sotto serra. Contemporaneamente viene chiesta la riduzione al 4 per cento dell’aliquota Iva (oggi al 10 per cento) sui carburanti utilizzati nelle attività agricole fino al 31 dicembre del 2009.

Viene anche richiesto, da parte della Cia, la riduzione del 50 per cento delle aliquote Iva relative all’acquisto dei beni e dei servizi necessari allo svolgimento dell’attività agricole (attrezzature, macchinari, concimi, sementi, mangimi).
La Cia chiede anche l’estensione del credito d’imposta per nuovi investimenti produttivi in agricoltura, l’aumento della dotazione finanziaria per il credito d’imposta per l’imprenditoria giovanile, il riconoscimento del credito d’imposta per l’aumento occupazionale, rispetto al 2008, basato sull’incremento delle giornate lavorate anche da dipendenti assunti a tempo determinato.

A queste si aggiungono le richieste relative alle agevolazioni contributive e tributarie per le imprese di settori produttivi agricoli colpiti da crisi di mercato, interventi finanziari a sostegno delle aziende con azioni mirate alla concessione di credito, utilizzando le coperture assicurative in dotazione all’Ismea e la conferma, per il triennio 2009-2011, delle riduzioni contributive a favore dei datori di lavoro agricoli.