23 agosto 2025
Aggiornato 07:30
Maxi operazione dei Nas

Sequestrate tonnellate di salumi e insaccati vari scaduti e in cattivo stato di conservazione

Distrutti 9.500 kg. di insaccati. Sottosegretario Martini: “Vere e proprie bombe biologiche che distruggono l’immagine di un Paese come l’Italia identificato nel mondo per la qualità dei suoi prodotti e per i parametri di sicurezza ispirati a standard di eccellenza”

Nell’ambito delle sistematiche azioni di controllo a tutela della salute pubblica, i NAS del nucleo di Brescia hanno condotto un intervento presso gli stabilimenti dell’azienda «Salumi Val Baganza Srl» con sede legale a Parma.

Nel corso dell’operazione sono stati effettuati:

• il sequestro giudiziario di circa 32.500 kg. di insaccati vari (prosciutto crudo, culatello, salami, pancette, speck etc.) in cattivo stato di conservazione (invasi da larve, insetti e muffe) e con data di scadenza superata da alcuni anni (dal 2003)
• il sequestro giudiziario di uno stabilimento per la lavorazione di prosciutto crudo nel comune di Felino (PR)
• il sequestro giudiziario di un deposito alimenti privo di autorizzazione nel comune di Langhirano (PR).

Inoltre sono stati avviati alla distruzione circa 9.500 kg. di insaccati.

Le operazioni, cui hanno preso parte anche i veterinari del Dipartimento Veterinario della ASL di Parma, hanno la finalità di garantire ai consumatori la massima sicurezza dei prodotti del settore agroalimentare, tutelando inoltre l’immagine dei prodotti tipici italiani.

Il sottosegretario alla Salute on. Francesca Martini ha dichiarato:

«Azione esemplare dei Nas con cui sono in contatto costante in qualità di «titolare» della sicurezza alimentare e delle azioni a sua protezione indirizzate alle famiglie del nostro Paese. La cosa che più allarma è che proprio aree territoriali considerate geograficamente la «culla» del prodotto di qualità abbiano al loro interno aziende che rappresentano le vere «mele marce» che violano fraudolentemente e per incuria e violazione delle leggi un principio sacro come quello di poter mettere sulle nostre tavole un prodotto non solo di qualità ma che sia anche e soprattutto sicuro sul piano della salute. Alimenti e prodotti assimilabili e vere e proprie «bombe biologiche» per lo sviluppo di batteri, germi e processi di degenerazione quando vengono posti sul mercato attraverso connivenze e reti di illegalità distruggono l’immagine di un Paese come l’Italia che nel mondo viene identificato per la qualità della sua produzione ma anche per i parametri di sicurezza che si ispirano a standard di eccellenza.»