Nessun negoziato sulla struttura del documento di Confindustria
Gli elementi inacettabili secondo la Flai-Cgil sono gli enti bilaterali per la gestione degli ammortizzatori sociali, della certificazione dei contratti e del collocamento; nelle sanzioni, nel ricorso all’arbitrato e nelle deroghe a livello territoriale
Il Comitato esecutivo nazionale della Flai-Cgil, riunito nel primo pomeriggio di oggi a Roma, ha formalizzato la propria contrarietà ad alcuni aspetti fondamentali della proposta di Confindustria sulla riforma del modello contrattuale.
In particolare la Flai-Cgil indica negli enti bilaterali per la gestione degli ammortizzatori sociali, della certificazione dei contratti e del collocamento; nelle sanzioni, nel ricorso all’arbitrato e nelle deroghe a livello territoriale gli elementi inaccettabili che minano i presupposti di ogni tipo di negoziato.
Secondo la Flai-Cgil occorre piuttosto ripartire dalla piattaforma unitaria che poneva come elementi centrali l’indicatore unico, il meccanismo di recupero certo del riallineamento salariale nella vigenza del triennio, lo sviluppo della contrattazione di secondo livello, il ruolo delle Rsu e le regole della rappresentanza.
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