Alitalia: il Codacons pone due domande alla società
Costituita task force di giuristi per la difesa degli azionisti e dei lavoratori
In attesa che il Tribunale di Roma fissi l’udienza dei ricorsi a favore degli azionisti Alitalia che contestano la procedura seguita per il commissariamento della società, che non è passata attraverso una doverosa convocazione dell’assemblea dei soci, il Codacons pone due domande all’azienda, domande che girerà anche alla Procura della Repubblica.
- Se a marzo sono stati chiesti e ottenuti 300 milioni di euro per garantire l’efficienza e la solvibilità fino a marzo 2009, come ha fatto Alitalia a dichiararsi insolvente il 29 agosto?
- Come ha fatto la società a presentare ricorso per lo stato di insolvenza al Tribunale di Roma entro le ore 13 depositando la delibera del CdA di quello stesso giorno?
In attesa di ricevere risposte, questa mattina il Codacons è stato il primo creditore a presentare atto di insinuazione al passivo nel fascicolo presente in Tribunale e relativo ad Alitalia, chiedendo la restituzione del valore dei titoli posseduti da alcuni azionisti. L’associazione ha creato inoltre una task force di giuristi che difenderanno gli azionisti e i lavoratori sia di terra che di volo della società. Di tale task force fanno parte il giuslavorista Avv. Giuseppe Fontana, gli avv.ti amministrativisti Carlo Rienzi e Gino Giuliano, e gli avv.ti civilisti Gianluca Di Ascenzo e Marco Ramadori.
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