19 aprile 2024
Aggiornato 08:00
Fioroni: «E' un imborglio»

Alitalia, Bersani a Tremonti: «State facendo una nuova Air One»

Bersani vede nella nuova compagnia, la Cai, una realtà «domestica»

«Non si sta facendo una nuova Alitalia, ma una nuova Air One». Lo dice Pier Luigi Bersani replicando al ministro dell'Economia Giulio Tremonti, in audizione alla Camera su Alitalia. Il ministro ombra dell'Economia del Pd attacca il governo, evidenziando che «il commissario vuole fare il liquidatore, non vuole gli attivi».

Bersani vede nella nuova compagnia, la Cai, una realtà «domestica» e rivolto al ministro Tremonti chiede: «Vi sembra dignitoso per la bandiera portare a termine un'operazione di questo tipo?». L'ex ministro dello Sviluppo economico del governo Prodi attacca poi sulle modifiche apportate alla legge Marzano: «Avete derogato a tutto, avete derogato alle norme del mercato», e respinge l'idea che ci sia un «confronto tra offerte».

E poi incalza il ministro sulle risorse: «Avete garantito 12 mesi di continuità, ma chi paga? Lo voglio sapere? Paga 'Pantalone'?». Sì, perché - è il ragionamento di Bersani - se si pensa di utilizzare i conti correnti cosiddetti 'dormienti', questi «sono soldi pubblici» con cui si potrebbero fare «scuole o strade».

Infine, l'ex ministro dello Sviluppo economico replica al ministro Giulio Tremonti che aveva chiesto, durante la sua relazione iniziale, chiarimenti sul 'piano B' che il governo Prodi aveva predisposto in caso di fallimento della trattativa con Air France-Klm. Quel piano alternativo, evidenzia Bersani, «non è lo stesso piano che ora mette in atto il governo Berlusconi».

Non è vero, insomma, precisa il ministro ombra del Pd, che il piano B sarebbe in molte parti simili a quello che sta facendo ora l'esecutivo Berlusconi. «O lei - dice - e mi rifiuto di crederlo, vive nell'assoluta inconsapevolezza di cosa siano questi meccanismi, o prende l'abitudine di mentire agli italiani».

E nel merito l'ex ministro chiarisce che il governo Prodi pensava di muoversi nell'ambito della legge Marzano, in modo da consentire al commissario di «avere mani libere» e cita ad esempio il meccanismo messo in pratica con il 'caso Parmalat'.

Duro il coordinatore dell'area organizzazione del PD Giuseppe Fioroni, che definisce l'operazione Alitalia come «uno dei più grandi imbrogli ai danni dei cittadini». Ai microfoni di Sky tg 24 spiega che «privatizzare gli utili e socializzare le perdite è drammatico. Dovrebbero essere date inoltre delle risposte: per quanto tempo questa cordata resterà insieme? Come si impegnano a non scomparire tra un anno, magari rivendendo a terzi?».

Deluso da quanto detto da Tremonti in Aula, Michele Meta, capogruppo del PD in commissione Trasprti a montecitorio. «Il Ministro Tremonti non ha risposto ad una obiezione fondamentale che noi muoviamo al Governo, quella di aver affidato, in uno scenario dato, la determinazione delle linee di sviluppo del trasporto aereo nazionale ad un soggetto privato. Lo Stato, con le sue funzioni di regolatore e decisore, ha abdicato in favore del privato in
un settore strategico per il Paese. E le conseguenze sulla
mobilità dei cittadini saranno devastanti. Una cosa è certa - continua Meta - dopo l'audizione di stamane siamo ancora più convinti che il Governo ha fatto fuggire un solido acquirente come Air France. Ha racimolato, attraverso un advisor scelto senza gara di evidenza pubblica, uno sparuto gruppo di imprenditori il cui core-business non è, e non lo sarà mai, il trasporto aereo. Ha portato al tracollo finale Alitalia che, dopo 61 anni, il 29 agosto del 2008 è giunta alla dichiarazione di insolvenza. Sta accettando il ridimensionamento di aeroporti strategici, imposto dall'impresa privata».

S.C.